Lo puoi amare alla follia, oppure, detestarlo a dismisura: lui è Mr. Oliver
Così maledettamente nazionalista e dannatamente antiamericano allo stesso tempo, il cineasta newyorkese, che con il suo lavoro ha contribuito al progresso della cinematografia, non ama autodefinirsi un
Figlio dell'ebraico Lou Silverstein, agente di borsa a Wall Street che cambiò il cognome in Stone, e della francese Jacqueline Goddet, il ragazzo vive una gioventù in perenne contrasto con il padre. Si iscrive a Yale ma abbandona l'università per imbarcarsi su navi mercantili dirette in Vietnam: vi giunge in veste di insegnate. Nel 1967, un Oliver più risoluto che mai si arruola nell'esercito, nella 25esima divisione di fanteria, combattendo sui campi vietnamiti per quindici mesi. Poco dopo il suo ventunesimo compleanno, finisce in un carcere messicano con l'accusa di possesso di marijuana. Al suo ritorno negli States, il Marine viene decorato con la Medaglia di bronzo al Valore e con il Cuore Viola; la guerra gli lascia in dono due ferite e tanti incubi che il giovane prova a scacciare gettandosi nell'alcol e nella droga.
Sarà la sfrenata passione per la settima arte a salvarlo da un triste futuro: Stone decide, infatti, di esorcizzare i suoi demoni attraverso la macchina da presa. Influenzato dalla Nouvelle Vague e sotto la direzione di un maestro come Martin Scorsese, Oliver si laurea all'University Film School della Grande Mela. Nel 1971 esordisce in veste di
Seguiranno, un paio di altri importanti screenplay che contribuiranno a incrementare la sua popolarità: Scarface di Brian De Palma e L'anno del dragone di Michael Cimino.
Nel 1986, Stone riesce a sfondare dietro la cinepresa grazie all'amara vicenda di Richard Boyle, ostinato reporter di Salvador. In quello stesso anno, ottiene la consacrazione definitiva con Platoon, quattro Academy Awards (tra cui quello per la miglior direzione e il miglior film) e primo atto della trilogia sul Vietnam che comprende Nato il 4 Luglio (1989; statuetta alla regia) e Tra cielo e terra (1993). Tra il 1987 e il '91, il pluriosannato cineasta gira il corrotto Wall Street (pellicola di ispirazione paterna interpretata da un superbo Michael Douglas), la psichedelica biografia di Jim Morrison - The Doors – nonché la spettacolare opera-inchiesta JFK- Un caso ancora aperto.
È il 1993 quando Oliver divorzia dalla seconda moglie, Elizabeth, dalla quale ha avuto due figli: Sean e Michael Jack.
Dodici mesi dopo, la star decide di dare forma a uno dei soggetti più schioccanti e allucinati concepiti dalla mente malsana di Quentin Tarantino: lo scandaloso Natural Born Killers.
Una decade più tardi, Stone si concede ai fasti di Alexander e, nel 2006, rende omaggio agli eroi di World Trade Center: personale inno patriottico a un paese rimasto lacerato ma, tuttavia, capace di incredibile altruismo.
Il divo si dichiara buddista e anarchico; i suoi eroi sono stati Bunuel e Godard. Nel giugno del 1999 è stato arrestato per detenzione di hashish.
Oliver è felicemente congiunto a Sun-jung Jung. La coppia ha una figlia:Tara Chong.
Attualmente, Stone è sul set di Jawbreaker: controverso lungometraggio incentrato sulla caccia aperta dal Governo Statunitense a Osama Bin Laden, in seguito agli attacchi dell'Undici Settembre.
Per il suo esemplare lavoro di regista, sceneggiatore e produttore, l'artista ha ricevuto 11 candidature all'Oscar, vincendo tre volte.
mercoledì 30 gennaio 2008
oliver stone
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