lunedì 9 febbraio 2009

Milk

Dall'inizio della storia umana, l'uomo si è macchiato di varie colpe tra cui il razzismo e l'intolleranza, questo ha mietuto vittime come gli ebrei e i neri i meridionali, ma anche i gay sono spesso e purtroppo protagonisti. Gus Van Sant si "mostra"(forse prima pellicola che porta alla visione del grande pubblico) e ci mostra  una storia importante con protagonista Harvey Milk un uomo-gay dichiarato che prima scappa per poter esprimere la propria natura, e poi s'impone per difendere i diritti dei gay. Si tratta di un film perfettamente diretto, che con un giusto mix di immagini reali e non, ci permette una perfetta ambientazione ed immedesimazione e grazie ad un ottimo Sean Penn si potranno osservare tutte le sfaccetature di una società congestionata dall'intolleranza, alimentata dalla chiesa cattolica. Un pò di trama......Harvey Milk è omosessuale, è laureato in matematica e lavora presso una Società di Investimenti a Wall Street. A un soffio dagli anni Settanta e dal suo quarantesimo compleanno, Harvey incontra e ama (per sempre) Scott Smith. Trasferitisi a San Francisco con un sogno di amore e di emancipazione, Harvey e Scott aprono un negozio di fotografia nel quartiere Castro. Davanti e dentro il Castro Camera si raccoglierà presto un gruppo di giovani attivisti omosessuali, emarginati (dalla società) e diseredati (dalle famiglie) alla ricerca di un sogno promesso e dei loro diritto contro la campagna di intolleranza avviata dagli ultraconservatori. Sostenuto dai suoi guys e da eterosessuali illuminati, Harvey si candida alla carica di consigliere comunale per una, due e tre volte e poi qualcosa succede. Da non perdere

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