lunedì 28 settembre 2009

Sud Est

Marco Brando

SUD EST

Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia.

Sud Est

Ecco Qui un bel Libro !!! Il libro narra un viaggio percorso dallo stesso marco Brando nei posti più o meno in voga della "nostra" fantastica terra natale. Esso li mostra in tutta la loro bellezza, ma anche nelle loro problematiche, ma senza mai utilizzare un tono saccente o arrogante, ma sempre da osservatore ammirato e nostalgico.

«...Tra reti stese ad asciugare le ultime bancarelle dei pescatori davanti alle barche, un'apparizione: una signora con un ombrellino giallo, inseguita da un plotone di giapponesi, diretti a ranghi serrati verso la cattedrale. Un avvistamento raro, da fanatici del tourist watching...»


venerdì 18 settembre 2009

La scuola

E' l'ultimo giorno di scuola in un istituto tecnico di Roma. Il professor Vivaldi e i suoi colleghi devono ancora affrontare una lunga serie di problemi: alunne incinte, interrogazioni finali per tirar su la media(e il "ragazzo-mosca" Cardini di nuovo assente), amanti segreti, soffitti che crollano, una colletta per la collega che va in pensione(sparita pure lei...), allarmi bomba. E, tra i flashback della gita a Verona, si arriva al momento degli scrutini. "La scuola come non l'avete mai vista prima"? No, sarebbe meglio dire "la scuola come è, e come sempre sarà", e non potrebbe essere altrimenti: un ritratto lucido, anche preciso, quanto mai calzante, di quell'immenso e misterioso Leviatano che risponde al nome di scuola italiana, di cui l'ottimo regista Daniele Lucchetti("Il portaborse") si fa nel contempo cronista e portavoce. Un film brillante e originale, intelligente nella costruzione e geniale nelle trovate, con battute esilaranti(l'urlo della notte del secchione di turno è da lacrime agli occhi), gag al limite dell'assurdo, quasi grottesche(il finale dove "appare" Cardini, come fosse un "deus ex machina"), e scene spassosissime(Vivaldi che balla la musica dance durante gli scrutini merita più di un plauso), tuttavia volutamente sfumate e "amareggiate" da un clima di generale sconfitta, disillusione e sconforto in cui vive l'istruzione italiana, sintetizzato magnificamente dal consiglio docenti, un film nel film, e nella frase "la scuola è una guerra"(e, se avete genitori prof., non potranno che essere d'accordo), summa e morale dell'intera pellicola. Risate amarognole, atte più a far riflettere che a sorridere davvero, in questa pseudo – fiaba moderna senza lieto fine(ma anche senza drammi!). Cast decisamente sopra le righe per la qualità delle prove recitative: spiccano una sontuosa Anna Galliena "brutto anatroccolo"(che diventa un cigno triste e malinconico) e il "cattivello redento" Fabrizio Bentivoglio, un meschino in fondo bonario, con autoironia da vendere, a guidare una truppa di caratteristi e coprotagonisti da antologia, a cominciare dai "colleghi"(strepitoso il "terrunciello" Roberto Nobile). La palma del migliore se la becca però un perfetto Silvio Orlando, assolutamente fenomenale, idealista grintoso e rassegnato, paladino degli studenti e sfigatello dal cuore d'oro: insomma, l'insegnante che tutti noi vorremmo avere(o aver avuto). Una commedia che ha segnato un'epoca, che rimarrà sempre un evergreen, sconvolgente per quanto sia tuttora attuale. Da guardare e conservare nella vostra cineteca, da far vedere e sponsorizzare, magari anche alla nostra Mary Star.

Michele Pieloni

mercoledì 16 settembre 2009

Una vita sospesa


Ho deciso di rinnovare il blog inserendo anche i libri che m'hanno principalemente colpito. Sinceramente non sono un grande lettore ma ultimamente sto rivalutando l'arte delle parole, perche la capacità di comunicazione di un libro, spesso se non sempre, un film non possiede nemmeno lontanamente.

Oggi vi presento "Una vita sospesa" di Giancarlo Sperti
Può un coniglio cambiare la vita di un uomo? A cosa deve mirare sempre la volontà umana? Cosa rende veramente libera la nostra vita?

Risulteranno ai più domande banali, più inerenti ad una narrativa fantasy, ma in realtà l'ultimo prodotto della penna di Sperti è un libro che libera la mente e ci dà il senso della vita, che sicuramente può differenziarsi da persona a persona, ma che ha un unico elemento comune, l'affrontare tutto quello che la vita ci offre, bello o brutto che sia. La felicià è una condizione che si crea senza scendere a compromessi. Ora sta a voi liberare la mente e capire ciò che vi rende liberi.