venerdì 21 marzo 2008

Fà la cosa giusta (1989)

Un film di Spike Lee. Con Danny Aiello, Ruby Dee, Ossie Davis, Spike Lee, Giancarlo Esposito, John Turturro, Richard Edson, Bill Nunn, John Savage, Joie Lee, Rosie Perez, Samuel L. Jackson, Martin Lawrence. Genere Drammatico, colore 120 minuti. - Produzione USA 1989.
Locandina Fa' la cosa giusta
La calura è il tessuto connettivo di un'azione che si svolge dall'alba alla notte di una torrida giornata estiva sulla Bedford-Stuyvesant a Brooklyn, ha il suo epicentro in una pizzeria, il suo riferimento in una stazione radiofonica e si risolve in uno scoppio di violenza. È il 3° e il più maturo film di S. Lee. Si tratta di una ricostruzione d'autore del caos sociale dei ghetti americani, che vengono visti come pentole a pressione pronte ad esplodere. Le inquadrature non allineate e sfondi mai banali arricchiscono un film fatto di scene a volte senza finalità, ma che permettono di comprendere il carattere dei personaggi e il loro comportamento al momento del caos finale. Interpretazioni intense e credibili, anche dello stesso regista nei panni di un semplice "ragazzo della pizza" che non perde mai occazione di distrarsi dal prorpio lavoro. Tutto fila liscio in un quartiere malfamato di Brooklyn, ma basta una radio accesa a far crollare ogni certezza. Profondo
Consigliato si (mymovies)

giovedì 20 marzo 2008

Tutti i numeri del sesso (2008)

Locandina Tutti i numeri del sesso
Roderick Blank è bello, sexy, elegante e sicuro di sé, un uomo soddisfatto della sua vita, sotto ogni punto di vista. Come ogni scapolo d’oro che si rispetti sta per sposarsi con una donna altrettanto perfetta, ma senza esserne del tutto convinto. Tutto fila liscio fino a che un giorno non riceve una strana e-mail contenente la lista dei nomi, in ordine cronologico, di tutte le donne con cui ha fatto sesso. 101 nomi che vanno ben oltre i 29 effettivi di cui Rod si ricorda, ma la spiegazione è semplice: nella lista non compaiono solo le conquiste del passato ma, inspiegabilmente, anche quelle del futuro. Uno scherzo, un regalo del cielo o un oscuro presagio? Sta di fatto che l'ultimo nome della lista coincide con quello di una serial killer che i media hanno soprannominato Death Nell. Pare infatti che chiunque faccia sesso con lei cada poi misteriosamente in coma.
Quella che inizia come una qualsiasi commedia sentimentale stile 'scapoloni bastardi vs. biondone glamour', assume presto i toni grotteschi di una black-comedy sull'imprevedibilità dell'amore, sul sesso, sulla fatalità degli incontri/scontri e sul triste epilogo del romanticismo in tempi sessocentrici e informatizzati come quelli che corrono. E così il più becero dei playboy (un Simon Baker disgustosamente attraente) si trasforma dall'uomo più fortunato del mondo in un nevrotico sessuomane, condannato ad una vita affettiva (e soprattutto sessuale) pianificata al millimetro, senza più sorprese né corteggiamenti, mentalmente e fisicamente schiavo di un foglio di carta.
Consigliato no

Uci cinema

Warner Village

Water Horse-La leggenda deglia bissi (2008)

Locandina Water Horse - La leggenda degli abissi
Tratto dal racconto di Dick King-Smith, già autore del fortunato Babe - Maialino coraggioso e ambientato in Scozia durante la Seconda Guerra Mondiale, Water Horse - La leggenda degli abissi racconta la storia di una splendida quanto inusuale amicizia.
Angus, vivace ragazzino il cui padre è impegnato al fronte, trova per caso sulle rive del lago Loch Ness uno strano uovo: durante la notte nasce una creatura simile ad un dinosauro e dotata di un appetito insaziabile. Per nulla intimorito dal suo atipico aspetto, Angus battezza l'animale Crusoe ed instaura con esso uno splendido rapporto di amicizia. Purtroppo però, cannoni della Guerra incombono e anche Crusoe cresce a vista d'occhio…
Di questi tempi è raro trovare film che coniughino una sceneggiatura brillante ed effetti speciali all'avanguardia: troppo spesso infatti, i secondi tendono a soverchiare e mettere in secondo piano la prima. L'eccezione (che conferma la regola?) è data da Water Horse - La leggenda degli abissi, film british fino al midollo, che mette in scena una classica storia di amicizia "diversa", strizzando l'occhio ai classici del genere e aggiungendo un plus di simpatia ed emozioni.

Uci cinema

Warner Village

Consigliato si

Colpo d'occhio (2008)

Un film di Sergio Rubini. Con Riccardo Scamarcio, Sergio Rubini, Vittoria Puccini, Richard Sammel, Paola Barale, Emanuele Salce, Giancarlo Ratti, Giorgio Colangeli, Alexandra Prusa, Flavio Parenti. Genere Giallo, colore 110 minuti. - Produzione Italia 2008. - Distribuzione 01 Distribution
Locandina Colpo d'occhio
Adrian Scala è un giovane scultore che, fin dalla sua prima esposizione a Roma, viene notato da Gloria, giovane studiosa d'arte e amante dell'importante critico Pietro Lulli che ben presto Gloria lascia per Adrian. Lulli però sembra non volergliene e decide di aiutare la carriera del ragazzo. Ma non tutto è come appare e il gioco delle rivalità sotterranee ben presto comincerà a farsi complesso.
Se è vero quanto afferma Aristotele e cioè che un'opera d'arte è vera e finta al contempo Colpo d'occhio va ascritto alla categoria. Perché (Rubini ha troppa esperienza per non saperlo) l'opera d'arte va al di là di ciò che chi l'ha creata pensa debba significare, obbligando l'autore a riflettere (anche se non necessariamente a concordare) quando chi se ne occupa (il critico) può averne una percezione diversa.Ecco allora che chi ha amato la materialità polverosa de La terra può non apprezzare la 'finzione' di un film che si conclude in un teatro antico dopo aver inanellato, specialmente nella seconda parte, una serie di colpi di scena a volte prevedibili.

Uci cinema

Warner Village

Vonsigliato si

10000 A.C. (2008)

Un film di Roland Emmerich. Con Camilla Belle, Steven Strait, Cliff Curtis. Genere Avventura, colore 109 minuti. - Produzione USA, Nuova Zelanda 2008. - Distribuzione Warner Bros Italia -
Richiedi 10.000 AC in Dvd
Locandina 10.000 AC

In un tempo lontano, quando gli uomini erano dominati dalla paura, guidati dagli spiriti e ispirati dalle profezie, viveva una pacifica tribù di cacciatori. Con l'arrivo dei mammuth si apriva per loro la stagione della caccia, della prosperità e dell'amore. Quel sentimento smisurato che unisce il giovane D'Leh all'orfana Evolet. Una passione interrotta dall'irruzione di "demoni" a cavallo: feroci predatori e mercanti di schiavi a servizio di un dio avido e troppo umano. Rapita la bella Evolet, D'Leh si spingerà fino ai confini del mondo per liberare la sua fanciulla e gli uomini vessati dalle superstizioni di un tiranno inviso e invisibile. Nel corso del viaggio il cacciatore diventerà un guerriero e il guerriero una leggenda.

CONSIGLIATO NI

Uci cinema

Warner Village


giovedì 13 marzo 2008

Onora il padre e la madre (2008)

Un film di Sidney Lumet. Con Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Aleksa Palladino, Michael Shannon, Amy Ryan, Sarah Livingston, Rosemary Harris. Genere Drammatico, colore 117 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione Medusa
Locandina Onora il padre e la madre
Per ragioni diverse Andy e Hank si trovano a navigare in cattive acque. Quando il maggiore dei due fratelli propone al più giovane di unirsi a lui in una rapina "facile facile", Hank s'illude di poter finalmente venire a capo della sua miseria economica e affettiva. Tuttavia, quando accetta, non sa che Andy ha organizzato il colpo nella gioielleria dei loro genitori.
Sidney Lumet torna a mettere in scena la violenza, contestualizzandola all'interno della psiche umana e della famiglia. Onora il padre e la madre è un thriller che si addentra nella mente (e nel cuore) dell'uomo, esplorandone i conflitti e le reazioni più contorte. Con una tecnica di flashback mai fine a se stessa il regista statunitense presenta la visione individuale dei personaggi - gli interrogativi, le frustrazioni, i vizi e le virtù - offrendo un quadro saturo di disperazione.Ethan Hawke, che interpreta il fratello minore di Hoffman, annulla il suo volto d'attore per entrare anima e corpo nei panni di Hank, regalandogli immaturità, angoscia e senso di colpa. Interprete e personaggio diventano tutt'uno di fronte alla macchina da presa e le pause e i silenzi, oltre che gli sguardi, servono a fissarlo nell'universalità della trama. Onora il padre e la madre è un'opera drammatica e assoluta, che affronta con estrema sensibilità e senza nessun tipo di sconto o didascalismo la natura distorta, imperfetta e complessa dell'uomo.

Uci cinema

Warner Village

Consigliato ASSOLUTAMENTE SI


Mimzy il segreto dell'univesro (2008)

Locandina Mimzy - Il segreto dell'universo

Che cosa sono e da dove provengono i misteriosi oggetti che i due fratellini Noah ed Emma trovano casualmente fra le onde? E soprattutto come mai il loro uso porta i due fanciulli a sviluppare una straordinaria erudizione ed eccezionali doti di applicazione intellettiva che li porteranno ad aprire varchi spazio-temporali e salvare il lontano futuro?
Le due domande sono fondamentali non tanto ai fini di una comprensione dell'intreccio (che comunque fornisce una chiara risposta fin dal prologo), quanto per introdurre l'idea che con Mimzy – Il segreto dell'universo siamo ben più vicini al dominio del fantastico retro che al fantasy come lo abbiamo recentemente conosciuto e visto proliferare fra maghetti, nani, orchi e Cronache varie. I diretti riferimenti sono maggiormente mirati, infatti, a quell'universo della fantascienza infantile molto di successo negli anni Ottanta, grazie a Spielberg, al suo amabile E.T. e ad altri vari film minori, come Explorers o Navigator, che attingevano copiosamente alla cultura pop americana e soprattutto alla science fiction di Ai confini della realtà.
Consigliato si

Grande, grosso e Verdone

Locandina Grande, grosso e Verdone
Il candido Leo, che andava in vacanza a Ladispoli e alzava gli occhi al cielo, si è sposato con Tecla, ha due figlioli paffuti e una madre defunta da seppellire. Il pignolo e metereopatico Furio, che chiamava il servizio di percorribilità strade per viaggiare senza perturbazioni, ha mutuato il nome in Callisto, ha un lavoro prestigioso, un appetito immoderato per le squillo e un figlio introverso da sistemare. Jessica e Ivano, rientrati dal viaggio di nozze, hanno concepito Steven e hanno "affinato" i gusti e i nomi. I coatti, che si sognano signori, si chiamano Enza Sessa e Moreno Vecchiarutti. Provano "a ri-farlo strano" a Taormina ma si scoprono (di nuovo) conformisti e ordinari.Dopo un primo episodio di pessimo gusto e per niente comico,un secondo con qualche sporadico momento di ilarità,si giunge al terzo che è l'unico in cui si ride abbastanza grazie anche alla bravura della Gerini.In complesso un film sempre troppo lontano dalla comicità del Verdone di un tempo e che non soddisfa le aspettative del pubblico,.
Consigliato NO



mercoledì 12 marzo 2008

The Body (2001)

Un film di Jonas McCord. Con Antonio Banderas, Olivia Williams, Derek Jacobi, John Shrapnel, Vernon Dobtcheff, Jason Flemyng. Genere Fantastico, colore 109 minuti. - Produzione USA 2001.
Locandina The Body

Dal romanzo di Richard Sapir. A Gerusalemme c'è chi ha voglia di fare scavi. In una tomba appartenuta a un uomo facoltoso viene trovato uno scheletro. Gli studi rivelano trattarsi di un uomo morto duemila anni fa, crocefisso. C'è dunque chi si spinge all'ipotesi massima: si tratta di Gesù. Ma il ritrovamento del corpo comporterebbe che il Cristo non sia mai risorto e questo non sarebbe uno scoop da poco. Il film ha una trama non da poco, però traballa nella costruzione generale e nei personaggi chiave, come lo stesso Banderas, che nei panni di un prete bello e scaltro fa un pò fatica ma tuttavia è passabile. Film precedente al Codice Davinci e non di poco, pone alcuni dibbi e svela qualche bella informazione' più o meno vera, sulla vita del Nazareno. Sarà il corpo ritrovato in una stanza murata con i chiari segni della crocifissione il corpo ddi Gesù ? bè vi consiglio di scoprirlo senza pretendere troppo dalla narrazione.
Consigliato NI

Jesus Video (2002)

regista Sebastian Niemann, attori Hans Dihel, Heinrich Giskes e klaus Grunberg. Produzione Germania 2002. durata 180 min
Steffen Vogt, un archeologo venticinquenne, sta collaborando in uno scavo archeologico in Israele, quando trova uno scheletro di 2000 anni con affianco istruzioni per una videocamera di tecnologia risalente al 2003. Le ossa mostrano anche tracce di una certa "modernità" come una otturazione ad un molare. La sua teoria di un viaggiatore nel tempo, teoria non banale visto i ritrovamenti, crea solo ilarità anche in una archeologa interpretata da Nike Rivelli (La figlia di Ornella Muti) . Anche se nessuno sembra credergli, il suo ritrovamewnto verrà preso sul serio da una misteriosa setta, detta I Lombardi, che anche con mezzi "non diplomatici" cercherà di ottenera l' importante video ...
Il film ha una trama bizzarra ma affascinante coinvolgerà gli appassionati del genere. Un pò Indiana Jones, un pò Dr Dolittle, il film coinvolgerà anche i piu scettici. L'assenza di qualsiasi collaborazione con U.S.A. ha permesso alla produzione tedesca di creare una pellicola intelligente, infatti pur toccando due temi ostici come la fantascienza e la storia di Gesù, il film non è mai banale , infatti non intervengono mai forze mistiche o effetti speciali di bassa lega, è tutto molto elaborato ma scorrevole. La speranza è che un giorno non troppo lontano anche il cinema italiano riesca ad arrivare , in questo genere, a simili livelli. Coraggioso

mercoledì 5 marzo 2008

Diario di una tata (2007)

Un film di Shari Springer Berman, Robert Pulcini. Con Scarlett Johansson, Laura Linney, Paul Giamatti, Nicholas Reese Art, Alicia Keys, Chris Evans, Nathan Corddry. Genere Commedia, colore 105 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione 01 Distribution
Locandina Il diario di una tata
Annie Braddock (Scarlett Johansson) è una ragazza appena laureata in cerca di lavoro. Alcuni colloqui fallimentari presso importanti società newyorkesi le fanno perdere la fiducia in se stessa, ma un incontro imprevisto con un bambino dell'Upper East Side, le cambia la vita.
Il rischio che il film si trasformi in una narrazione del rapporto fra una tata e le marachelle di una piccola peste, sono concrete. La commedia che un pò rievoca le commedie Disney di un temp, vede protagonista una bellissima Scarlett Johansson che nella parte di studentessa sembra un pò troppo artefatta anche se nel complesso non stona.Le interpretazioni, nel complesso, sono tutte notevoli, compreso il ricco padre di famiglia affidato a un sempre bravo Paul Giamatti, la messa in scena è invece classica e ricade nella seconda parte in alcune situazioni scontate e prevedibili, indotte dagli stereotipi del caso. La madre borghese che non si cura del figlio e pensa solo a se stessa e al suo esternarsi in una "high society" che impone alcune ritualità precise; il marito dedicato al puro business che coltiva relazioni extra coniugali con le segretarie del caso; la stessa tata di origini di provincia che si sfoga in critiche nei confronti di genitori inghiottiti dalla frenesia da metropoli. Il film intrattiene senza convincere fino in fondo.


consigliato ni

Idiocracy (2006)

Un film di Mike Judge. Con Luke Wilson, Maya Rudolph, Dax Shepard. Genere Avventura, colore 84 minuti. - Produzione USA 2006. - Distribuzione 20th Century Fox -
Locandina Idiocracy
Ho avuto l'impressione che sotto la patina della commedia leggera che a tratti fa sorridere si intrveda uno scenario possibilissimo, drammatico come pochi. Forse non andrà così grazie all'immgirazione. L'occidente produce SW "a prova di scemo" che aiutano a pensare sempre meno, normative sulla sicurezza che consentono di tenere l'attenizione sempre più bassa, illusione di conoscenza e incapacità di attenzione. La cosa dilaga da anni. Qualcuno si ricorda le teorie anni '70 dei libri di testo a fumetti per invogliare gli studenti? Sembra di trovarne gli esiti sparsi per tutto il fil,: cabine di regia con 4 grossi pulsanti rossi, cartelli della toilette che più espliciti non si può... e via, tutti a masturbarsi come scimmie selvatiche! Forse è bene che i moniti ci siano, aiutano a pensare e a trovare contromisure, come quelle dichiarate verso la fine del film. [+]
Ho avuto l'impressione che sotto la patina della commedia leggera che a tratti fa sorridere si intrveda uno scenario possibilissimo, drammatico come pochi. Forse non andrà così grazie all'immgirazione. L'occidente produce SW "a prova di scemo" che aiutano a pensare sempre meno, normative sulla sicurezza che consentono di tenere l'attenizione sempre più bassa, illusione di conoscenza e incapacità di attenzione. La cosa dilaga da anni. Qualcuno si ricorda le teorie anni '70 dei libri di testo a fumetti per invogliare gli studenti? Sembra di trovarne gli esiti sparsi per tutto il fil,: cabine di regia con 4 grossi pulsanti rossi, cartelli della toilette che più espliciti non si può... e via, tutti a masturbarsi come scimmie selvatiche! Forse è bene che i moniti ci siano, aiutano a pensare e a trovare contromisure, come quelle dichiarate verso la fine del film. Comuqnue, senza anticipare niente, l'ho trovato un film assolutamente da vedere. Solo un'indicazione: aspettate la fine dei titoli di coda, c'è una sorpresa. Per chi è molto attento, in qualche misura viene pure preannunziata, serve solo attenzione per i dettagli!

By anonimo

sabato 1 marzo 2008

Forse Dio è malato (2007)

Un film di Franco Brogi Taviani. Genere Drammatico, colore 90 minuti. - Produzione Italia 2007. - Distribuzione Istituto Luce
Richiedi Forse Dio è malato
Locandina Forse Dio è malato
Liberamente ispirato all'omonimo libro di Walter Veltroni, un viaggio attraverso il continente nero raccontato dalle piccole grandi storie dei protagonisti. Bambini soldato costretti a dimenticare la civilizzazione per votarsi totalmente al potere distruttivo della guerra. Donne sieropositive che lottano con la loro malattia tentando di educare il proprio villaggio a prevenirne il contagio, la povertà dilagante della "schiavitù moderna" costretta a fare i conti con un occidente che vende a tutti la sua attraente opulenza.
Tecnicamente, il film di Franco Brogi Taviani unisce riprese reali a finzione scenica in quello che in gergo viene chiamato docu-fiction. Nella pratica, il risultato finale è piuttosto deludente, ponendo l'accento su un'Africa da cartolina (seppur con tutto il carico di drammaticità che un viaggio del genere comporta), toccando così tanti temi - in soli novanta minuti – che non si può andare oltre un timido e retorico apprezzamento.
Per chi avesse visto i capolavori di Ousmane Sembene (regista senegalese da poco scomparso) oppure si fosse imbattuto nel corso della sua esistenza in documentari sul continente africano, sarà difficile non riscontrare nel progetto Taviani (in cui si salvano le ottime musiche di Giuliano) una furbizia di fondo che toglie genuinità al tutto, cercando di far passare un film per un documentario e viceversa. Non basta fare un film per sensibilizzare su un tema così vasto e, forse, non basta visitare l'Africa in lungo e largo per ricavarne una morale

Uci cinema

Warner Village

Il mattino ha l'oro in bocca (2007)

Un film di Francesco Patierno. Con Elio Germano, Laura Chiatti, Martina Stella, Carlo Monni, Raffaella Lebboroni, Fiorenza Pieri, Gianmarco Tognazzi, Umberto Orsini, Gerardo Amato, Pietro Fornaciari, Francesco Casisa, Corrado Fortuna, Dario Vergassola, Donato Placido. Genere Commedia, colore 100 minuti. - Produzione Italia 2007. - Distribuzione Medusa
Locandina Il mattino ha l'oro in bocca

Marco Baldini ha una fidanzata e un sogno: lavorare in unprogramma radiofonico. Aniello Apicello, direttore dell'emittente privata "Fantasy", gli affida un programma del mattino, iniziandolo all'arte radiofonica e al gioco d'azzardo. Ascoltato e contattato da Cecchetto, Marco ottiene un contratto a Radio Deejay. Lasciata Firenze, parte alla volta di Milano, dimenticando amici e debiti. Nonostante i successi raccolti dietro al microfono della più celebre radio nazionale, Marco non mancherà di mettersi nuovamente nei guai, giocando ai cavalli e accumulando un considerevole passivo. Spetterà alla famiglia, ai colleghi e ad un'inflessibile cassiera restituirgli il senno e la serenità.
Che cosa resterà degli anni Ottanta? Raf ce lo ha già spiegato in una canzone, adesso tocca al cinema attraversare quel famigerato decennio per raccontare una generazione votata alla normalità. Così dopo i rivoluzionari anni Sessanta, dopo i dilaniati Settanta, dopo le biografie dei Falcone e dei Borsellino, dei Papi e dei Padre Pio, dei santi e degli eroi delle istituzioni è la volta di un illustre speaker radiofonico.
Francesco Patierno (Pater Familias) cambia registro e adatta per lo schermo il romanzo autobiografico di Marco Baldini, sbarcato a Milano e travolto simultaneamente dai debiti (di gioco) e dal successo. Patierno guarda Baldini da molto lontano perché sa che il distacco è necessario per ogni personaggio vivente, specie se continua (nel bene) a far parlare di sé. Allo stesso modo Elio Germano cerca e trova un'interpretazione, una lettura e uno squarcio originale sull'artista e sul giocatore Baldini, che aggiunge qualcosa a chi lo conosce bene e spiega molto a chi non lo conosce affatto.
Eppure c'è un ma. Il mattino ha l'oro in bocca è un film su un presentatore radiofonico che sfiora appena l'argomento radio. A mancare è tutta la bellezza delle cose ai margini: le canzoni prima di tutto e poi quel mondo di inconsistenti voci gracchianti, quel mescolarsi fluido dei suoni nell'etere e i concitati tempi di una trasmissione radiofonica in diretta. Patierno gira un generico affresco dell'Italia anni Ottanta, un film di formazione che dimostra la goffaggine e l'incapacità di una generazione di controllare il proprio destino fino a "giocarselo" a carte o alle corse. Resta il sospetto che Baldini e la radio siano un pretesto per raccontare una favola con lo sguardo ironico e ingenuo del suo protagonista Marco. Soltanto Marco.

Uci cinema

Warner Village



Rendition- Detenzione illegale (2007)

Un film di Gavin Hood. Con Reese Witherspoon, Jake Gyllenhaal, Meryl Streep, Alan Arkin, Peter Sarsgaard, Omar Metwally, Yigal Naor. Genere Thriller, colore 120 minuti. - Produzione USA, Sudafrica 2007. - Distribuzione Eagle Pictures

L'unica anarchia possibile è quella del potere, tuonava al secolo un intellettuale come Pier Paolo Pasolini, affermazione appropriata e puntuale per descrivere i nostri tempi e il film di Gavin Hood, premio Oscar come miglior film straniero con Tsotsi. Rendition, letteralmente "consegna" rende pubblica un'aberrante e poco conosciuta consuetudine che il governo degli Stati Uniti adotta nei confronti dei cittadini sospettati di terrorismo. La consegna straordinaria, infatti, è quella che vede coinvolto nel film Anwar El – Ibraimi (Omar Metwally), cittadino egiziano da anni residente in America e occupato nel settore dell'ingegneria chimica, precipitosamente arrestato dopo il ritorno da un viaggio di affari e trasferito in gran segreto in una località islamica per essere torturato e ridotto a condizioni disumane. Ad assistere al macabro spettacolo è chiamato Douglas Freeman (Jake Gyllenhall), agente della Cia addetto al reperimento delle informazioni durante gli interrogatori. Capo d'accusa: relazioni con frange del fondamentalismo radicale.
Incipit kafkiano per un thriller classico e pieno di suspence, che assottiglia una volta ancora il limite fra documentario e finzione, lanciando un appello ai diritti umani che è insieme monito e condanna. Con un punto di vista piuttosto imparziale, Hood restituisce bene l'atmosfera presente nella polveriera orientale, montando il "girato" di due continenti e intrecciando le ragioni degli uni e degli altri, senza sbilanciarsi, né prendere parte. Attacchi terroristici, intrecci amorosi, congiure internazionali e veti politici, il tutto per una spy story che strapperebbe anche qualche applauso, se non nascondesse al suo interno peccaminose analogie con la realtà, piuttosto cruda, che si è palesata al mondo intero dopo l'undici settembre. Dal punto di vista narrativo tutto fila liscio, se si trascura qualche piccolo particolare che lascia qualche vuoto in sceneggiatura, riempito però dalla potenza evocativa delle immagini. Necessario e incredulo al punto giusto, lascia riflettere sul caos anarchico che gestisce il nostro tempo. Da vedere. (Mymovies)