giovedì 13 marzo 2008

Grande, grosso e Verdone

Locandina Grande, grosso e Verdone
Il candido Leo, che andava in vacanza a Ladispoli e alzava gli occhi al cielo, si è sposato con Tecla, ha due figlioli paffuti e una madre defunta da seppellire. Il pignolo e metereopatico Furio, che chiamava il servizio di percorribilità strade per viaggiare senza perturbazioni, ha mutuato il nome in Callisto, ha un lavoro prestigioso, un appetito immoderato per le squillo e un figlio introverso da sistemare. Jessica e Ivano, rientrati dal viaggio di nozze, hanno concepito Steven e hanno "affinato" i gusti e i nomi. I coatti, che si sognano signori, si chiamano Enza Sessa e Moreno Vecchiarutti. Provano "a ri-farlo strano" a Taormina ma si scoprono (di nuovo) conformisti e ordinari.Dopo un primo episodio di pessimo gusto e per niente comico,un secondo con qualche sporadico momento di ilarità,si giunge al terzo che è l'unico in cui si ride abbastanza grazie anche alla bravura della Gerini.In complesso un film sempre troppo lontano dalla comicità del Verdone di un tempo e che non soddisfa le aspettative del pubblico,.
Consigliato NO



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