Un film di Joe Dante. Con James Coburn, Elizabeth Peña, Beau Bridges, James Earl Jones, Joanna Cassidy, Phil Hartman, Dan Hedaya, Denis Leary, Ron Perlman, Kevin Dunn, Shelley Malil, Brian Keith, Kevin McCarthy, Dick Miller, William Schallert, Catherine Lloyd Burns, Jerry Hardin, Larry Flash Jenkins, Ben Masters, Roger Corman, Rance Howard, Anthony Lee, Andrew Hill Newman, Robert Picardo, Neil Roberts, Hank Stratton, Alexandra Wilson, Melissa Chan, Diane Sainte-Marie, Darryl Van Leer, Mike Wu. Genere Politico, colore 100 minuti. - Produzione USA 1997.
Proprio mentre un gruppo di prufughi pakistani è in volo per raggiungere l'America, il governatore dell'Idaho Farley decide di chiudere le frontiere del suo Stato agli stranieri. L'evento desta enorme scalpore, e tutti i più grandi networks fanno a gara tra loro per seguire gli sviluppi e sbatterli in prima pagina; intanto il Presidente degli Stati Uniti, indeciso sul da farsi, chiede aiuto al suo consigliere più fidato, Jack Buchan, mago delle pubbliche relazioni. Alla fine il governatore, innamorato di una giornalista messicana, decide di mollare tutto, ma un equivoco, che fa scambiare la parola "successione" con "secessione", porterà tutta la situazione verso un tragico epilogo. Politica e politici, strapotere dei media, nazionalismo, interessi economici, persino organizzazioni umanitarie: niente e nessuno viene risparmiato in questa originale black-comedy, che l'ottimo regista Joe Dante, coadiuvato da un bravo sceneggiatore come Martyn Burke, sceglie di ambientare in un fanta-ipotetico (ma chissà poi quanto...) futuro. E' una pellicola che diverte e che spaventa, ma sempre con satira e ironia, che fa meditare, e che soprattutto graffia come poche, con intelligenza e senza volgarità. Con un cast fenomenale per bravura e stile, tra cui spiccano uno straordinario Beau Bridges, una brillante Joanna Cassidy, un efficace James Earl Jones e un cinico ma adorabile James Coburn. Un film che è un pugno nello stomaco all'American dream e ai suoi valori più importanti, che colpisce nel segno, irriverente e umoristico quanto basta, quasi un elogio alla stupidità umana. Veramente e decisamente da non perdere, se si vuol cercare di porre un freno al potere dei mass media e delle loro tre "P"
Consigliato Si
By Anonimo
Proprio mentre un gruppo di prufughi pakistani è in volo per raggiungere l'America, il governatore dell'Idaho Farley decide di chiudere le frontiere del suo Stato agli stranieri. L'evento desta enorme scalpore, e tutti i più grandi networks fanno a gara tra loro per seguire gli sviluppi e sbatterli in prima pagina; intanto il Presidente degli Stati Uniti, indeciso sul da farsi, chiede aiuto al suo consigliere più fidato, Jack Buchan, mago delle pubbliche relazioni. Alla fine il governatore, innamorato di una giornalista messicana, decide di mollare tutto, ma un equivoco, che fa scambiare la parola "successione" con "secessione", porterà tutta la situazione verso un tragico epilogo. Politica e politici, strapotere dei media, nazionalismo, interessi economici, persino organizzazioni umanitarie: niente e nessuno viene risparmiato in questa originale black-comedy, che l'ottimo regista Joe Dante, coadiuvato da un bravo sceneggiatore come Martyn Burke, sceglie di ambientare in un fanta-ipotetico (ma chissà poi quanto...) futuro. E' una pellicola che diverte e che spaventa, ma sempre con satira e ironia, che fa meditare, e che soprattutto graffia come poche, con intelligenza e senza volgarità. Con un cast fenomenale per bravura e stile, tra cui spiccano uno straordinario Beau Bridges, una brillante Joanna Cassidy, un efficace James Earl Jones e un cinico ma adorabile James Coburn. Un film che è un pugno nello stomaco all'American dream e ai suoi valori più importanti, che colpisce nel segno, irriverente e umoristico quanto basta, quasi un elogio alla stupidità umana. Veramente e decisamente da non perdere, se si vuol cercare di porre un freno al potere dei mass media e delle loro tre "P"
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By Anonimo
1 commento:
il film che voglio commentarti non è ancora uscito nelle sale italiane, ma è già un successo il titolo originale è ATONEMENT,regia di Joe Wright, tratto dal libro di Ian McEwan. Il film pur ambientato in un epoca da noi lontana, dimostra la sua attualità parlando di quotidianità, relazioni amorose e non, decisioni. Se con orgoglio e pregiudizio, Joe WRIGHT ha dimostrato di saper raccontare una storia e renderla contemporanea al di là dell'epoca in cui essa prende corpo, con Atonement riconferma la sua bravura. Il nucleo della storia è un viaggio emozionale molto interessante, tutti dovrebbero vivere con la conseguenze delle azioni che hanno compiuto nella loro vita e questo film lo dimostra chiaramente. Personaggi principali sono tre: Cecilia, Briony e Robbie. Il film comincia in Inghilterra un giorno del 1935, il puù caldo dell'anno, nonostante la crescente minaccia della II guerra mondiale, Briony Talls e la sua famiglia vivono come autentici privilegiati in una enorme tenuta neogotica vittoriana.
Tutta la famiglia si riunisce per il fine settimana, ma il caldo asfissiante e le emergenti emozioni represse creano una sotterranea sensazione di pericolo. Briony, una scrittrice, è una ragazzina con molta immaginazione. Una serie catastrofica di fraintesi fa in modo che accusi Robbie Turner, figlio della governante e amante di sua sua sorella Cecilia, di un crimine che non ha commesso.
L' accusa distrugge l'amore nascente tra Robbie e Cecilia e cambierà drammaticamente il corso della loro vita.
Gli iNterpreti: Keira Knightley, James McAvoy, Romola Garai,Brenda Blethyn, Vanessa redgrave, Saoirse Ronan, Patrick Kennedy, Benedict Cumberbatch, Juno Temple,
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