sabato 26 gennaio 2008

Apnea (2005)


Un film di Roberto Dordit. Con Claudio Santamaria, Fabrizia Sacchi, Michela Noonan, Diego Ribon, Emilio De Marchi, Emanuel Dabone, Enrica Rosso, Daniele Mauro, Giuseppe Battiston, Elio De Capitani. Genere Drammatico, colore 93 minuti. - Produzione Italia 2005. - Distribuzione Istituto Luce

Paolo aspetta fuori dalla palestra che il suo compagno di scherma lo raggiunga, ma Franz non si presenterà mai all'incontro: è morto di infarto nella sua auto. Complice la borsa sportiva di Franz, che la moglie gli lascia in dono, Paolo scopre che il suo migliore amico gli nascondeva una vita segreta e che anche la sua morte non è priva di misteri. Smessa la tuta bianco candido da campione del più nobile degli sport, si addentra allora nel mondo sporco della conceria, emblema delle tante imprese del Nordest che sacrificano la correttezza dei mezzi all'unico fine del denaro. Conoscerà lo spregiudicato Giordano (Elio De Capitani), imprenditore e padre della bella Chiara e del piccolo Leo, affetto da infinta tristezza, e scoprirà che, sotto il cielo sempre grigio di quella zona d'Italia, si consumano sfruttamenti neri e morti bianche. Armato di un senso di giustizia che pare un carattere smarrito da tempo dalla selezione naturale, il silenzioso Paolo riuscirà infine a far rumore, pur pagandone il prezzo. Apnea, esordio al lungometraggio di fiction del documentarista Roberto Dordit, esce nelle sale italiane a due anni dalla realizzazione, grazie all'intervento dell'Istituto Luce e al sostegno di Nanni Moretti. Intelligentemente, il film non sceglie la strada dell'inchiesta o della denuncia tout-court, ma è abile nel costruire un mondo di personaggi verosimili che vorrebbero indurci a considerare "normalità" una mentalità alterata e omicida. Nonostante lo spettatore possa essere colto da un'iniziale difficoltà di comprensione, man mano che i fili narrativi presentati singolarmente s'intrecciano fra loro, si fa chiaro e coinvolgente il percorso giallo verso la soluzione del dramma. I codici del noir, la prova attoriale del protagonista Claudio Santamaria e degli altri interpreti (da Diego Ribon a Fabrizia Sacchi, da Michela Noonan a Giuseppe Battiston), sottraggono il film al pericolo della denuncia didascalica e ne fanno un buon esempio di cinema italiano di genere. Apnea decolla quando Paolo comincia a fare a meno delle corde che lo trattengono e tira di scherma con Chiara sfuggendo alle regole del gioco, in una bella sequenza che parla della libertà: quella che si prende naturalmente l'amore e quella che decide consapevolmente di prendersi lui, affondando in indagini sempre più pericolose. Al contempo investigatore e testimone, ripercorre i passi di Franz, mette in allerta coloro che nascondendo il male fatto l'hanno presto dimenticato, scuote chi si è lasciato comprare dai soldi: perché passi un morto ma due sono troppi. Eppure in Italia ogni giorno di morti sul lavoro ce ne sono almeno tre.


Consigliato asolutamente SI

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