mercoledì 6 febbraio 2008

Cuore sacro (2005)

Locandina Cuore sacro
Un film di Ferzan Ozpetek. Con Barbora Bobulova, Andrea Di Stefano, Lisa Gastoni, Caterina Vertova, Massimo Poggio. Genere Drammatico, colore - Produzione Italia 2005.

Cuore Sacro, è infatti il peggior film del regista turco, una pellicola affossata da uno script troppo confuso, realizzata in maniera frettolosa e dalla morale finale ampiamente discutibile.
I difetti oggettivi del film sono tutti formali. La messa in scena è barocca e sfarzosa, ha delle belle trovate stilistiche, che ammiccano dichiaratamente al portato religioso che Ozpetek, generalmente sensibile, inserisce in tutte le sue realizzazioni, ma appaiono meri esercizi retorici, privi di spessore etico e morale.
Gli attori sono pessimi. La Bobulova si muove sulla scena con la grazia di un cetaceo spiaggiato ed agonizzante, la giovane Comencini è un monumento vivente all'insopportabilità, mentre gli altri personaggi, sono mere comparse e spariscono di fronte alla sistematica presenza in scena della protagonista che invade silenziosamente ogni ripresa, ogni inquadratura. Fiacco, insostenibile il ritmo del film: sopravvivere alla parte centrale metterebbe a dura prova un monaco zen al più alto grado di imperturbabilità, con la musica di Guerra che sottolinea ogni passaggio con fare tronfio e rimbombante e la macchina da presa che indugia senza pietà sul bel volto della Bobulova senza un motivo apparente, se non quello di cogliere l'assoluta vacuità delle sue espressioni. I personaggi vanno e vengono, non c'è un minimo di approfondimento, sono presi e buttati via. Gambero.

Consigliato No

1 commento:

Anonimo ha detto...

da amante di un regista come ozpetek, di sicuro mi aspetto molto di piu, ma nn mi va di cestinare tutto il film con la freddezza con cui l'hai fatto tu.credo che dall'eccessiva lentezza emerga e rimanga impresso, il tentativo del "maggiordomo-superstite" di ridimere ogni anima..sostanzialmente il significato del film, e del suo titolo, sta in quell'unica scena, dove il dialogo-monologo dell'uomo, tocca quella parte di cuore, che nessun immagine sacra e continuamente ripetuta è riuscita a toccare.se i film servono anche x questo, allora consiglio di vederlo