"Londra 1880. Il giovane Mortimer Granville è un dottore che lotta per far passare le nuove scoperte scientifiche negli ambulatori e negli ospedali gestiti da vecchi medici fedeli a convinzioni errate ed obsolete. In cerca di un nuovo impiego dopo l'ennesimo licenziamento, lo trova presso il dottor Dalrymple, specializzato nella cura "manuale" dell'isteria che affligge buona parte delle signore di Londra e si manifesta variamente con tristezza, irritabilità, pianto frequente o incontenibile rabbia. Innamorato della seconda figlia di Dalrymple, Emily, e osteggiato dalla primogenita Charlotte, che lo vorrebbe dedito a malattie più serie, Mortimer si ritroverà letteralmente fra le mani l'idea del secolo, durante una visita al suo amico e benefattore Edmund, un appassionato di congegni elettrici. " Commedia dal forte stile Britannico, divertente ed appassionante. Sceneggiatura acuta, forse un pò scarsa la scenografia, ma sono i dialoghi a farla da padrone. Lo consiglio a tutti.
venerdì 8 marzo 2013
sabato 15 dicembre 2012
Warrior

Da non perdere
Anonimo.

Un artista che va scoperto ed amato per la sua folle genialità
One Day
Proprio quando pensiamo che il destino "non stia dalla nostra parte", ecco che la vita ci sorprende. E' notte, quella del diploma di laurea, quando i protagonisti, Emma e Dexter, si incrociano per la prima volta. Il 15 luglio del 1988, ed è proprio con la stessa data che i due dovranno fare i conti per i prossimi 20 anni !! E' una storia di amicizia che lega i due, la stessa che diventerà amore nei prossimi anni tra gli sfondi di Londra e Parigi . La cosa che più mi ha colpito del film è che non è la solita storia, oltre al fatto che è girato benissimo e nei minimi particolari. Londra e Parigi danno l'imput giusto alla storia, e non potevano scegliere di meglio . Gli attori , beh parliamo di Anne Hathaway .. Inimitabile !! Consiglio questo film perchè mi ha veramente emozionata, nel vero senso della parola ; non è il solito film sdolcinato strappalacrime . Lo rivedrei mille e mille volte!
Francesca P.
Francesca P.
venerdì 30 novembre 2012
The Cospirator

My movies.
venerdì 16 novembre 2012
Il primo uomo

salvatore marfella.
martedì 17 aprile 2012
Quasi amici
La vita ci offre tanto nel suo quotidiano ma a volte la nostra continua incapacità di apprezzarla non ci permette di gustarla quanto merita. Quasi amici è un film che va vissuto, esso ci ricorda l'importanza delle piccole cose, piccole solo per la loro possibilità di essere continuamente assaporate nel quotidiano. Vivere veramente, senza l'estenuante ricerca della formalità (distacco) nei rapporti, dove un riprovero, uno sguardo o un sorriso fragoroso sono le vere sfumature del piacere. Una storia vera, ma questo è poco importante essendo la realtà un aspetto sempre presente in questa dolce e incredibilmente avvincente pellicola. La trama da my movies: La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia, subisce un'impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, aiutarlo nella fisioterapia e via dicendo Driss non tiene a freno la sua personalità poco austera e contenuta. Diventa così l'elemento perturbatore in un ordine alto borghese fatto di regole e paletti, un portatore sano di vitalità e scurrilità che stringe un legame di sincera amicizia con il suo superiore, cambiandogli in meglio la vita.
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sabato 31 marzo 2012
Se solo mi avessi mostrato il tuo corpo
Mi trovo stranamente, ma piacevolmente, a parlarvi di una rappresentazione teatrale che mi ha molto colpito. Mi piace l'idea, anche grazie al mio trasferimento romano, di aggiungere questo particolare ambito al mio blog e spero a chi mi segue di donare spunti piacevoli e utili. Se solo mi avessi mostrato il tuo corpo è un monologo molto intenso e dal testo corposo e forte. L'omosessualità, soprattutto quella femminile, nel 2012 è un tabù ancora molto forte da superare, lo era ancor di più negli anni '80 dove la storia è ambientata. L'opera teatrale, atto unico tratto dall’omonimo racconto contenuto nella raccolta Donne Romane, storie al margine sotto l’argine (2008, Edilazio) di Paolo Vanacore, vede protagonista una ragazza (interpretata in maniera sentita e coinvolgente da Tullia Daniele) che racconta la sua vita e il suo rapporto con la madre e la vita partendo dall'infanzia. L'omosessualità non è una conseguenza ma un elemento, il rapporto con la madre è fattore di molte sua angosce che la sua vita subisce.
venerdì 2 marzo 2012
L'arte di vincere
Lo sport è l'elemento base di questo film, lo si potrebbe quasi definire un sottofondo con al centro di tutto l'economia, Spendere fa vincere? Chi decide quale giocatore fà la differenza? quale ti fa vincere i campionati? Ormai non è più il campo a deciderlo ma sono sponsor, media e qualche sapientone. Valutare un giocatore in base alla faccia, allo stile elegante di corsa è ciò a cui ormai gli scout americani si affidano. Spendono e sperperano, non considerando che a volte si tratta di uomini che interpretano lo sport in base al loro modo di essere. La valutazione oggettiva, quindi basata sui numeri, senza guardare il sorriso o l'estetica di un giocatore possono davvero cambiare un sistema ormai corrotto e poco razionale. Questo è un film di sport vero, dove l'aspetto umano potrebbe sembrare defilato, in realtà in questo film il giocatore non vale quanto guadagna ma vale in base a quanto bene fà per la propria squadra. Saper guardare all'essenza, alla passione porta lo sport ad essere quella cosa meravigliosa che noi tifosi adoriamo.
un pò di trama presa da MYmovies Gli Oakland Athletics sono una buona squadra di baseball che però non può competere con i budget stratosferici di squadre come ad esempio i New York Yankees. Quando al termine di una buona stagione il general manager Billy Beane si vede portar via i suoi tre migliori giocatori, la loro sostituzione diventa impossibile, soprattutto con i pochissimi soldi a disposizione. A questo punto però Beane incontra Peter Brand, giovane laureato in economia che gli dimostra come si possa costruire una squadra vincente basandosi sulle statistiche invece che sui nomi altisonanti. Beane abbraccia la filosofia del ragazzo e rifonda la squadra con nomi sconosciuti o apparenti scarti, lasciando basiti tutti i collaboratori degli Oakland Athletics, compreso l'allenatore Art Howe. All'inizio le cose non sembrano funzionare, ma pian piano il "sistema" messo in piedi da Beane Brand comincia a dare frutti insperati…
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lunedì 20 febbraio 2012
Amore e altri rimedi
Se il primo passo è ammetterlo a se stessi... ora mi tocca farlo, sono anch'io un appassionato di commedie romantiche all'americana. Non ditelo alle mie vecchie fiamme, si disperavano per farmi noleggiare un film di questo tipo. Amore& altri rimedi, preferisco il titolo originale (Amore&other drugs), è un film sull'amore vero tra due persone disilluse e alquanto ciniche, ma in realtà solo insuicure nell'affidarsi nelle mani di un altra persona. Lo consiglio sia a lui che a lei, sia agli amanti dei film d'azione che agli appassionati delle lacrime davanti alla TV. Ah dimenticavo, il film non finisce alla frase Ti amo, forse è proprio questo il bello.
Trama: Jamie Randall è un giovane uomo abile con le donne e con le parole. Seduttore implacabile e disoccupato, dopo aver conosciuto troppo a fondo la moglie del suo datore di lavoro, Jamie ricomincia dal farmaceutico e diventa informatore scientifico per la Pfizer. Spedito nell'angolo nordorientale degli Stati Uniti a ‘spacciare' antidepressivi, a doppiare il Prozac e a sbaragliare la concorrenza, Mr. Randall blandisce medici e seduce segretarie, rivelandosi in poco tempo, tanta azione e grande fascino il venditore numero uno. Sognando ad occhi aperti di lasciare l'Ohio per volare con una promozione a Chicago, Jamie inciampa in Maggie, artista bohémien affetta dal morbo di Parkinson al primo stadio. Ingordi di sesso ma refrattari ai sentimenti e alle relazioni stabili Jamie e Maggie diventano amanti appassionati. Innamorati loro malgrado proveranno a resistersi e a resistere alla tentazione di amarsi. Recensione by MYmovies
Trama: Jamie Randall è un giovane uomo abile con le donne e con le parole. Seduttore implacabile e disoccupato, dopo aver conosciuto troppo a fondo la moglie del suo datore di lavoro, Jamie ricomincia dal farmaceutico e diventa informatore scientifico per la Pfizer. Spedito nell'angolo nordorientale degli Stati Uniti a ‘spacciare' antidepressivi, a doppiare il Prozac e a sbaragliare la concorrenza, Mr. Randall blandisce medici e seduce segretarie, rivelandosi in poco tempo, tanta azione e grande fascino il venditore numero uno. Sognando ad occhi aperti di lasciare l'Ohio per volare con una promozione a Chicago, Jamie inciampa in Maggie, artista bohémien affetta dal morbo di Parkinson al primo stadio. Ingordi di sesso ma refrattari ai sentimenti e alle relazioni stabili Jamie e Maggie diventano amanti appassionati. Innamorati loro malgrado proveranno a resistersi e a resistere alla tentazione di amarsi. Recensione by MYmovies
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sabato 22 ottobre 2011
The life of David Gale
Un delicato ed avvincente giallo, con grandi interpreti e una storia molto complessa, ma solo per lo spettatore, visto che solo dal racconto dei protagonisti, l'enigma perde i nodi che lo compongono. Un film che non ha solo l'intento dì intrattenere, ma di porre il ragionevole dubbio contro la pena capitale e la sua reale capacità di fare giustizia in uno stato poco democratico come il Texas. Kevin Spacey è un attore fantastico, ma anche i meno appassionati lo conoscono, i questa recensione vorrei citare un attrice che spesso interpreta ruoli da comprimaria, in maniera sempre perfetta, Laura Linney è assolutamente perfetta. Un pò di trama ......David Gale è un professore che, nel Texas che pratica con convinzione la pena di morte, si oppone come leader di un movimento di protesta che dà fastidio al potere. Un giorno però viene incastrato da una studentessa che gli si offre per un rapporto sessuale e poi lo accusa di stupro. Da quel momento la sua vita è in caduta libera: la moglie lo abbandona portandosi via il figlio e perde il lavoro. Tutto questo viene raccontato a una zelante giornalista che lo intervista nel braccio della morte. Perché Gale è stato condannato per l'omicidio della sua collaboratrice Constance e attende che l'esecuzione abbia luogo. La giornalista vorrebbe poterlo salvare. Non bisogna raccontare di più di questo film di un Alan Parker che si affida a una struttura narrativa macchinosa per mutare lo stereotipo del film di impegno sociale che si mescola al thriller. Gli si può dare atto che riesce a farsi seguire ma la sorpresa finale è così spiazzante che finisce col trasformare il film in un pamphlet a favore della sentenza capitale. Viene da dire che se gli abolizionisti sono così 'malati' forse, forse…Non crediamo sia l'esito che il regista si attendeva.
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domenica 9 ottobre 2011
Boris il Film
Il film, come nel telefilm, mostra a modo suo uno spaccato della cinematografia italiana ma non solo. Infatti in questa trasposizione cinematografica è mostrata l'italia e lo stato socio-culturale in cui riversa. Ormai il cinema italiano è intasato da commedie che mostrano un assenza culturale ed intellettuale, per capirci si parla dei cinepanettoni. Boris è una parodia, quindi sta all'osservatore interpretare le varie situazioni, perchè tutto è velato e rappresentato con maestria dal trio di registi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo. Boris vi piacerà, se nel cinema che vi piace ci dev'essere comicità non banale e fine a se stessa. TramaRené Ferretti ha fatto tanta brutta televisione. Ad essere precisi l'ha subita, per ottemperare alle richieste al ribasso delle produzioni, alle ridotte capacità professionali della sua troupe storica e all'immensa negazione degli attori a sua disposizione, paragonabile soltanto alla misura dei loro capricci. Eppure, un giorno, il momento di dire “basta” arriva anche per lui, di fronte alla richiesta di girare a ralenti la corsa nei prati di un giovanissimo Ratzinger. Tutti a casa, tutti in crisi, tutti in bolletta. Almeno finché il cinema non bussa alla porta. A Ferretti non sembra vero: un film in pellicola, serio, di denuncia. L'adattamento del saggio best-seller “La Casta”, il racconto di sprechi, scandali e privilegi immotivati della classe politica italiana. Peccato che il mondo del cinema non sia molto diverso…
venerdì 30 settembre 2011
the next three days

Il giorno dopo una lite con una collega d’ufficio, Laura Brennan (Elizabeth Banks) si ritrova in manette con l’accusa di omicidio. La sua collega è morta in un parcheggio, aggredita ed uccisa con un estintore, ma Laura continua a professare la sua innocenza. Al di fuori del carcere, l’unica persona a credere in lei è il marito, John (Russell Crowe) che cerca di dimostrare l’innocenza della moglie, nonostante prove inconfutabili che la incastrano un appello dopo l’altro, le speranze iniziano a venire meno, intanto per John la vita continua, tra il lavoro al college come insegnante e la vita con Luke, il figlio, sempre più distante dalla madre. Sono passati tre anni e l’ennesimo appello non offre alcun riscatto a Laura, tanto che John, ormai esasperato dalla sua assenza, decide di escogitare un piano per farla evadere dal carcere, una scelta audace, agevolata dalla presenza di un esperto dell’evasione, Damon (Liam Neeson) che ormai ha messo da parte la sua carriera, ma a qualche soldo in più non si dice mai di no. Nonostante i numerosi avvertimenti di Damon sui pericoli del suo piano, John è determinato e vuole portare a termine la sua particolare missione ad ogni costo.
Lezioni di Cioccolato 2
Non ho ancora visto il film, ma ho trovato assolutamente perfetta l'achimia creata tra trama e attori nel primo capitolo della storia tanto da voler dar fiducia incondizionata a questa nuova puntata. Si ritrovano alcuni dei punti forti già apprezzati, come: Luca argentero, che si reinventa nuovamente egiziano, Kamal e la sua abilità pasticcera e il cioccolato che funge da giusto collante tra i personaggi. Rispetto al primo capitolo si è perso Neri Marcorè, con la sua simpatia e sagacia, si è introdotto Vincenzo Salemme, che per la verità non gode di mie particolari simpatie, però nei panni da comprimario potrebbe forse trovare la giusta collocozione. Staremo a vedere. Ah ...dimenticavo, c'è Angela finocchiaro, che io trovo perfetta per le commedie con tanta ironia come qusta.
Un pò di Trama:
Un pò di Trama:
Le strade di Mattia e Kamal hanno preso direzioni diverse: l’uno é tornato all’edilizia ma senza ottenere grandi appalti, l’altro ha aperto la tanto agognata cioccolateria senza però vedere l’ombra di un cliente. Ma i due ex amici sono destinati a incrociarsi di nuovo. Kamal ha in mente un nuovo progetto sul cioccolato e Mattia, stanco dell’edilizia, vuole assolutamente farne parte, anche a costo di doversi fingere nuovamente egiziano. Kamal però non si fida e non ne vuole sapere, soprattutto ora che sua figlia Nawal è tornata da un periodo di studi all’estero e l’ultima cosa che vuole è che incontri uno sciupafemmine come Mattia. Le cose però non tarderanno a complicarsi e, tra equivoci e colpi di scena, sarà ancora una volta il cioccolato a sciogliere tutti i nodi...
lunedì 29 agosto 2011
La versione di Barney
Nel film, "politicamente scorretto" come il romanzo, si piange e si ride, mentre si racconta la vita folle e picaresca di Barney Panofsky, l'ebreo canadese irascibile, impulsivo e sfacciato dalle rocambolesche avventure che oramai, rabbioso settantenne, decide di scrivere la sua versione dei fatti sulla morte del caro amico Boogie. Il film risulta avvincente e appassionante, accompagnando il pubblico in 135 minuti di storie di una vita perfettamente sbagliata. barney è un uomo blillante nel pensiero ma assolutamente negativo nelle gesta. Attraversa varie fasi la sua vita, lo si vede povero e incantato e poi ricco e cinico ma rimarrà sempr eun uomo pieno di difetti come lo sono tutti. Una lode merita Poul Giamatti che nelòl'interpretare "l'uomo comune" risulta sempre perfetto. Simpatica anche il cameo del Proff. Dustin Hoffman nel ruolo del padre fedele all'amore ma non al corpo. Un Bel film come poche volte si vedono.
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