Love actually

L'amicizia è una forma di amore, così come l'affetto per una persona cara; può essere impossibile, ma bisogna lottare in ogni modo e con ogni mezzo, se davvero si ama qualcuno. Supera tutti i confini e le barriere, e bussa sempre alla porta anche di chi non crede più in lui; se mal diretto, può portare nefaste conseguenze, può aiutarti ad uscire da momenti difficili, può esserci sesso senza amore, ma anche amore senza sesso. Quante volte abbiamo sentito questi discorsi? Innumerevoli, certamente. Ma non era facile costruire un film che parlasse d'amore che non fosse solo di puro intrattenimento. Invece il regista Richard Curtis (qui anche sceneggiatore, così come in un altro film di successo, "Quattro matrimoni e un funerale") riesce, con il giusto mix di ottimi attori e sceneggiatura che funziona, a mostrarci tutte le sfumature di questo sentimento nei 135 minuti di questa gradevole commedia. Una pellicola molto "british" con piccole punte di drammaticità, targata 2003, dove si ride di gusto, ma non a crepapelle, dove ci si commuove, dove soprattutto si riflette; 10 storie che hanno la caratteristica di non intreccirasi tra loro "fisicamente", se non all'inizio del film, ambientato a Londra 5 settimane prima di Natale, e alla fine, dove tutto si chiude come in un cerchio all'aeroporto di Heatrow. Cast eccezionale, da Hugh Grant(fantastico!) a Liam Neeson, da Emma Thompson a Colin Firth, fino ad una ancora poco conosciuta Keira Knightley, in cui si segnalano camei di Billy Bob Thornton, Claudia Schiffer e Rowan Atkinson (strepitoso a dir poco!!!). Una menzione speciale merita Bill Nighy nel ruolo del vecchio cantante in lotta coi Blue per il miglor singolo di Natale (!!!), premio BAFTA come miglior attore non protagonista nel 2004. Splendida la colonna sonora, che oscilla tra i Beatles, Dido, Norah Jones e tanti altri. Da vedere e rivedere, per una piacevole serata in compagnia di chi si ama di più.

Michele Pieloni