martedì 6 aprile 2010

Mine vaganti


Ferzan Ozpetek, l'Amodovar italiano, ritorna a far centro con un film con un pizzico in più di commedia ma mantenedo sempre i contenuti. Sempre presenti gl'elementi cardine delle storie del regista, come il dramma proveninte dal passato, la ricerca della felicità e l'omosessualità come tabù in un mondo borghese.

Ferzan gioca dunque sulla forza del sentimento, rendendo palese, ancor più che negli altri film, la sua filosofia sull’immortalità degli affetti, dei legami; nulla finisce, tutto ritorna se c’è amore. Un amore che elude gli schemi classici, un amore che va oltre l’esclusività e la possessività, un amore che, finalmente, rende liberi. Sarà vero? Non importa, siamo al cinema e quello che conta è l’emozione. Ed in questo film si sorride, si ride, si piange, ci si commuove profondamente. Tocca le nostre corde più profonde con poesia e vorremmo essere li, tutti insieme, nella splendida scena del ballo tra tutti i personaggi del film, in un abbraccio liberatorio. Ozpetek, infatti è nel finale che così ci accarezza risvegliando l’istinto consolatorio e fanciullesco che è in noi, sottolineando che a fianco del coraggio e di una verità che rende liberi, si deve dare sempre spazio al sogno.
“Ci vuole più coraggio a dire quello che si sente che a stare zitti”. Il regista fa dire ad Elena Sofia Ricci, vissuta, come altri personaggi del film, tacitando le espressioni più vere dell’emozione, censurando la propria modalità di essere o nascondendosi in una non consapevolezza di se. Questo è infatti un film sulla verità che deve venire fuori per liberare, per esplodere e le mine vaganti sono quelle persone che innescano questo processo di verità, si sacrificano per esso. Qualche volta si finisce per vivere per gli altri, ma gli altri quanto veramente vogliono che viviamo per loro? E quanto non ci vorrebbero per quello che siamo?
Ozpetek si conferma un grande regista.

"Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare.Sbaglia per conto tuo, sempre."
La trovo una frase splendida e con molto senso

"Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre."
Siamo sempre troppo insoddisfatti, e ciò che non possiamo avere lo cerchiamo sempre con ostinazione e con un certo autolesionismo

"Non devi avere paura di lasciare, tanto le cose importanti nella vita non ti lasceranno mai"
Crudele condanna!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un mito....e fa sempre riflettere!!!

Beppe Calò ha detto...

condivido!...