L'anchorman televisivo Tom Dobbs (Robin Williams), subissato da e-mail esultanti al momento di minacciare una candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, decide di partecipare alla corsa alla Casa Bianca. Con un entourage capeggiato dal manager Jack Menken (Cristopher Walken), il suo cammino trionfale si scontra con la realtà e con un' irreale onestà. Se consideriamo titoli del calibro di "Good morning, Vietnam" (1987) e "Sesso e potere" (1997), deduciamo che il regista vincitore del Premio Oscar Barry Levinson non è nuovo a mix di satira e politica su celluloide. Ma questo "L'uomo dell'anno", che vede il sempre ottimo Robin Williams, riporta alla memoria un certo modo di far ridere profondamente legato alla nostra cinematografia. La buona combinazione attori e idea dovrebbe permettere al film di far sorridre ma anche di far pensare. Questo avviene solo in parte rendendo il film non molto coinvolgente ed appassionante. Di riguardo comunque rimangono le interpretazione di Robn Williams e Cristopher Walken.
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