Pollo e Curry hanno diciotto anni e poca voglia di impegnarsi a scuola e nella vita. Pollo è ebreo e figlio di un padre intransigente e una madre svampita. Curry è indiano e figlio adottivo di una psicologa emotiva e di un giornalista fedifrago. Bocciati alla maturità partono in vacanza "premio" per l'India dove, fuori dai circuiti turistici, incontreranno Chiara, ginecologa di una Onlus internazionale. Nel deserto del Thar proveranno finalmente interesse per la vita: Pollo si innamorerà di Chiara e del suo coraggio, Curry cercherà la madre naturale e le sue origini. Torneranno a casa e all'occidente col "brevetto di volo". Film impegnato che cerca di discutere il delicato momento adolescanziale che i ragazzi dei giorni nostri stanno vivendo. Un film per la regia di Francesca Archibugi, risulta delicato e poetico raggiungendo l'obiettivo di fissare sulla pellicola i cicli di crescita dei figli e quelli di appassimento dei genitori. Il cinema italiano che ormai sguazza nella demenzialità e volgarità, si sta riaprendo un piccolo squarcio nel cinema impegnato e d'autore trattando in maniera a volte decontestualizzata le problematiche di una società sempre più caotica. Il film che si rivolge principalemte ad un pubblico di nicchia potrebbe non piacere ai più, risultando noioso e lento ma a mio avviso è d'obbligo dare il bentornata alla bravissima Francesca Archibugi Consigliato: Si
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