
In fondo, ciò che traspare, è solo l'ineluttabile segno dei tempi, di esseri umani trattati come bestie, impotenti di fronte al divino e sottomessi al volere di altri uomini. C'è l'abile distruzione di ogni retorica e di ogni esemplificazione dogmatica, regalando un'estetica formalmente impeccabile che sfrutta gli occhi di un artista del suo tempo, per raccontare la fine della caccia alle streghe, l'ascesa di Napoleone e dei presunti diritti dell'uomo, fino a una restaurazione quasi obbligata, con l'arrivo delle truppe inglesi sul territorio spagnolo per cacciare gli "invasori" francesi.
Un intreccio che diverte e conquista con una dose di cinica ironia, con un debole manifesto per tutto ciò che - divenendo arte - elevi dalle brutture di un mondo alla mercé di se stesso. Il secolo dei grandi rivolgimenti politici prende le sembianze di un Cristo in croce privo di pietas, trafitto a morte dalle controversie dell'animo umano, costretto a mutar pelle a seconda delle esigenze, pur di sopravvivere alla foga dell'autodistruzione. Da Oscar l'interpretazione di Javier Bardem, nella parte di un inquisitore prima e di un illuminato dopo, irriconoscibile Natalie Portman, matura e straniante nelle vesti di una presunta eretica perseguitata. Un film che lascia storditi, col sorriso amaro di chi, grazie a una colpo di pennello, scopre insieme arte e miserie dell'esistenza. By mymovie
Consigliato SI
Nessun commento:
Posta un commento