martedì 2 dicembre 2008

Angel-A


L'atteso ritorno di Besson dietro la macchina da presa non delude le aspettative di chi ha imparato ad amarlo come regista più che nel ruolo di produttore di pellicole per palati spesso troppo facili, all'indirizzo del disimpegno. L'ultima pellicola del regista francese sfiora i picchi del capolavoro, rivestita com'è di una sensibilità e di un intimismo forse molto celati nelle prodzioni come LEON, NIKITA e IL QUINTO ELEMENTO. Una fiaba semplice ed allegorica, ricca di spunti visivi che ricordano la fotografia di Newton, ed inaspettatamente intrisa di note psicologiche tratte più dal vivere l'esperienza del quotidiano, che dai manuali di Freud. Un applauso a Besson, nella speranza che ANGEL - A apra un nuovo filone nella carriera del grande Luc. Consigliato ass. SI

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