Un vecchio scienziato muore prima di essere riuscito a fare alla sua meravigliosa creatura tecnoumana le mani che sostituisce con due paia di forbici. Il giovanotto, che vive in un castello, viene adottato da una famiglia, va ad abitare nel sobborgo di una moderna città americana, ma è infelice perché odiato dai vicini per la sua diversità. Pur con qualche ingorgo verso la fine, è la favola più originale uscita da Hollywood da molti anni, nella sua miscela di tenerezza e crudeltà. Il talento grafico di Burton (il quartiere residenziale di pistacchio e caramello, l'assurdo e minaccioso castello, Edward che con le sue cesoie tosa i cani e modella cespugli) è al servizio di un universo intensamente “poetico”. Questa poesia post moderna del sognatore Burton è sicuramente uno dei momenti più sublimi del cinema moderno, infatti con metafore e ambientazioni stucchevoli che si contrappongono a oscuri luoghi, il mefisto regista struttura una storia dove buono, bello, brutto e cattivo si confondono lun l'altro. Jonny Depp nella sua prima apparizione al finco del suo fratello separato alla nasci è assolutamente, perfetto come se fosse nato per quella parte che nessuno prima di lui aveva mai interpretato. Non le conosco motivazioni che possano spingere una persona a non vedere questo film, ma so cosa vi spinge a vederlo; quello che vi porta davanti a un di Pollack, cioè vi piace o non vi piace siete comunque spinti da una voglia irrefrenabile di vederlo perchè sapete che in un modo o in un altro siete al cospetto di un opera d'arte .
Consigliato assolutamente si
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