giovedì 10 gennaio 2008

Turistas

Il film a mio avviso prende più che un semplice spunto da Hostel, con al posto della voglia di torturare e uccidere il commercio di organi asportati da turisti caduti ignari nelle mani di spietati assasini. Il film si presenta lento nel primo tempo ma recupera nel secondo lasciando un discreto ricordo allo spettatore che esce dalla sala. Turistas sicuramente è più accostabile a tutti quelli che hanno trovato Saw e Hostel troppo cruenti e violenti, infatti gli spargimenti di dangue non sono prerogativa del film. La bella fotografia e il montaggio di scene come l'inseguimento sottomarino permettono al film di non essere una meteora della cinematografia. Con poco gusto per il gore e lo splatter (presente solo a tratti) e una decisamente più spiccata propensione alla costruzione della tensione, John Stockwell confeziona novanta minuti tirati nei quali l'umido scenario dei paradisi brasiliani diventa da subito un inferno, facendo leva sapientemente su molte delle paure inconsce dei turisti.Trama.......n gruppo di turisti provenienti dal mondo ricco (Australia, Stati Uniti e Inghilterra), messi insieme da un incidente con il bus che li porta attraverso il Brasile, finiscono su una spiaggia dove bevono e ballano fino al mattino, quando, risvegliati da un sonno innaturale, si accorgono di essere stati drogati e derubati. Da qui inizia il loro inferno personale nella giungla brasiliana dove capiranno ben presto che non c'è via d'uscita e nella quale rischiano di essere preda di un trafficante di organi che li espianta a turisti ricchi per donarli a bambini poveri.

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