venerdì 14 dicembre 2007

Slevin patto criminale

Il regista Paul McGuigan costruisce un godibile, incalzante gangster-movie dai toni ironici e giocosi, nel quale non mancano situazioni surreali, furbi ammiccamenti cinefili, personaggi contraddittori tipici dello stile tarantiniano cui il regista fa chiaramente riferimento (su tutti il duro dal cuore tenero Bruce Willis, qui come in Pulp Finction alle prese con un orologio lasciato in eredità). Una delle grandi qualità di questa produzione è sicuramente la fotografia, infattidimenticativi di rilassanti sfondi in tinta una, ma solo importanti giochi di colori e figure geometriche che danno un tono vintage, perfettamente radicato nel copione. Il copione è di ottima fattura, la regia ancor di più, la combinazione di questi fattori rendendno scorrevole e ricco di humor il film, ma il vero punto forte rimane il finale che vi sorprenderà lasciandovi di stucco. Sorprendente è l'interpretazione Lucy Liu, un adorabile vicina di casa, con una contagiosa simpatia e dote da investigatrice darà un tocco di rosa a un cast fatto da veri assi della cinematrografia Hollywoodiana. Trama......no sprovveduto e sfortunato ragazzo di nome Slevin (alla lettera “cane rabbioso”), imperturbabile perché affetto da atarassia, dopo aver perso in un colpo solo il lavoro, la fidanzata e il portafoglio, si trasferisce a casa del suo amico Nick. In assenza del ragazzo, Slevin si ritrova coinvolto in un pericoloso scambio d'identità che lo costringerà per l’occasione a trasformarsi in uno spietato killer.
Durante il compimento dell’operazione il ragazzo si rivelerà però meno ingenuo del previsto, tenendo alto il significato del suo nome.

Nessun commento: