domenica 9 dicembre 2007

28 settimane dopo

Secondo capitolo del film 28 giorni dopo, che segna l'inarrestabile ritorno del genere horror con protagonisti gli Zombie. Il film si dimostra ricco di adrenalina e di terrore come il precedente, ma si possono ben delineare le differenze; nel primo la frenesia e una quantità incredibile di scene ricche di sangue lo rendevano sicuramente più irrazionale, in questo secondo capitolo l'introduzione di una compatta e organizzata forza militare lo rende più psicologico e razionale all'interno comunque di un contesto catastrofico. Il film narra della diffusione delvirus che rende gli esseri umani zombie, dalla sorprendente falcata, che ha diffuso morte e panico sul Regno Unito, come visto in 28 giorni dopo, e portato alla completa evacuazione dei superstiti di tutta la Gran Bretagna, messa in quarantena delle nazioni unite.
28 settimane dopo la situazione sembra essere nuovamente sotto controllo: tutti gli infetti sono stati sterminati e il rimpatrio dei primi profughi può cominciare insieme ai lavori di ricostruzione. Il ritrovamento di una donna che sembra essere immune ai devastanti effetti del virus, pur essendone portatrice, è di grande interesse per gli scienziati che studiano la natura del contagio per tentare di produrre un antidoto. Ovviamente, basterà un imprevedibile incidente a dare il via a un nuovo incubo. A mio avviso il film in alcune sequenze si rende banale, principalmente in quelle con protagonista il Father-Zombie, che spietatamente, ma anche molto lucidamente e con cognizione di causa (tipiche condizioni mentali degli zombie), si pone come scopo l'uccisione della propria prole ancora normale.

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