domenica 30 gennaio 2011

Carandiru

Un film di Hector Babenco. Con Luiz Carlos Vasconcelos, Milton Goncalves, Ivan de Almeida, Ailton Graça, Maria Luisa Mendonça, Aida Leiner, Rodrigo Santoro Drammatico, durata 140 min. - Brasile, Argentina 2003.
140 minuti, di cui 120 intensi e vissuti con molta leggerezza mista ad immagini crude ma solo perchè la vità nel carcere è così, 20 minuti drammatici, angoscianti, dove l'uomo perde ogni briciola di umanità e sentimento. I carceri brasiliani, quello del Carandiru in particolar modo, sono in completa autogestione da parte dei carcerati. Gli stessi criminali effettuano discriminazioni severe e l'applicazioni di "leggi d'onore". I malati di HIV e gli stupratori sono completamente isolati, i secondi se vengono risparmiati, convivono in celle di 10 mq in 10-12 persone. Tutto il resto vive come in un "grande fratello", sono i carcerati a gestire pulizie, cucina e tornei interni. Carandiru narra la vera storia della strage che portò le  squadre speciali, nel 1992, ad una strage senza eguali. Prima del tragico epilogo vengono narrate le storie personali  dei principali personaggi del carcere, grazie alla figura dantesca di un medico, che cerca di portare informazioni e precauzioni per scongiurare il diffondersi delle malattie. Carandiru è senza dubbio un ottimo film, dove  umanità, sentimento e vita si miscelano per narrare le storie di  persone normali che non nascono diavoli ma lo diventano.

mercoledì 26 gennaio 2011

La notte e la città

Night and the city. Voglio presentarvi un film forse un pò in là con gli anni ma a volte è meglio preferire un buon film, forse ingiallito, ad un film nuovo di zecca ma con poco da dire. La notte e la città è un remake di  un omonimo  degl'anni 50 con un sedicente Robert De Niro, che mostrerà il suo talento d'attore in ogni sfaccettatura e fotogramma. Un pò di trama presa da Mymovies...Harry Fabian (R. De Niro), avvocaticchio di New York, tenta la fortuna promuovendo un incontro di pugilato. Un boss gli mette i bastoni tra le ruote e lui s'infila in un vicolo cieco dove si rovina. Fiacco rifacimento di un denso film di Jules Dassin (I trafficanti della notte, 1950) con un ridondante De Niro (anche produttore) al posto di Richard Widmark. 

lunedì 17 gennaio 2011

Zeitgeist Addendum

l film discute riguardo al sistema della Federal Reserve negli Stati Uniti, della CIA, delle corporation americane e altro, concludendo con la presentazione del Venus Project, creato dall'ingegnere sociale Jacque Fresco. In accordo con Peter Joseph, il film ha come scopo di localizzare le radici della dilagante corruzione sociale, offrendo allo stesso tempo una soluzione. In conclusione Addendum sottolinea il bisogno di eliminare ogni barriera che divide gli uomini e individua i passi concreti da fare per indebolire il sistema monetario. Il film suggerisce azioni di "trasformazione sociale", come boicottare le grandi banche, i media, il sistema militare e le multinazionali dell'energia.
(WIKIPIDIA)
Link del documentario su google video

Zeitgeist the movie

Documentario indipendente senza fini di lucro che tenta di far luce sull'origine delle religioni, le stragi dell'11 settembre, le attività delle banche centrali e dei grossi finanzieri. Tesi forse poco popolari, che in parte sono già circolate riassunte e ben esposte in un documentario che interessa e appassiona. L'abilità soprattuto nella prima parte, quella sulla religione, è quella di strutturare piùinformazioni in un discorso coinciso e organizzato, che prende spunto da molti libri già presenti. L'argomento più interessante è quello della coincidenza tra religione cristiana e quella egizia. Da vedere



Link di google video sul quale vedere il film

venerdì 14 gennaio 2011

Questione di cuore


Noi italiano con i sentimenti ci sappiamo fare, li sappiamo ascoltare, sentire e descrivere. I sentimenti più veri e soprattutto quelli più dolorosi. Sarà per la nostra natura, o perchè sappiamo che non c'è nessuna forma d'amore senza dolore. "Questione di cuore" è una storia d'amore, un amore d'amicizia che lega due personaggi così diversi ma uniti dalle difficoltà che la vita ci pota ad affrontare. Nel leggere questa prefazione, facilmente si potrebbe pensare a questo film come il classico "mattone" che rimane indigesto per alcuni giorni, invece no. Questa è un altra peculiarità del buon cinema italiano, noi le cose tristi le amiamo raccontare solo se intervallate da qualche sorriso, dopo tutto questo ecco la trama..ma fidatevi, dovete guardalo.......
"Angelo è un giovane carrozziere che accumula beni, Alberto uno sceneggiatore di successo che spreca parole. Colpiti al cuore da un infarto e dalla vita, vengono ricoverati nella stessa notte e nella stessa clinica. Vicini di letto e lontani di mondi, Angelo e Alberto scoprono una zona franca, dove scambiarsi emozioni, ricaricare il cuore e risollevare lo spirito. Angelo, padre di due figli e marito innamorato di Rossana, organizza il disagio seguito alla malattia, Alberto, fidanzato senza più voglie di Carla, esplora la sua infelicità e cerca parole per raccontarla. Dimessi dalla clinica, la casa di Angelo diventerà l'officina in cui mettere a punto il motore, il ricovero dove il Pigneto incontra la prima circoscrizione, il laboratorio dove lo scrittore ritrova la curiosità sincera di un'osservazione partecipe."(Mymovies)


mercoledì 5 gennaio 2011

Bara con vista

Gran Bretagna, USA 2002..Divertente commedia anglo-americana dallo humor inglese, sulla riga di "Funeral Party" , "Tutta l'erba di Grace"e "St Trinians". Personaggi convincenti e dialoghi allucinanti rendono la macabra storia una commedia brillante e dalla risata facile. "Boris ama Betty fin dall'infanzia, ma la sua goffaggine gli ha sempre impedito di manifestare il suo sentimento. Così lui, ballerino mancato, ha ereditato l'azienda di pompe funebri di famiglia, mentre lei, sensibile e sentimentale, ha sposato il rozzo sindaco del piccolo paese del Galles dove entrambi vivono. Due fatti sconvolgono questa vita così tranquilla: la morte della suocera di Betty, che rende possibile un suo riavvicinamento all'antico spasimante, e l'apertura di un'altra ditta di pompe funebri gestita da un eccentrico americano Boris progetta di scappare con Betty, inscenando una sua finta morte (My Movies)"

martedì 4 gennaio 2011

Push

“PUSH” di PAUL McGUIGAN; USA, 09.Ottimo mix tra spionaggio e supereroi, con un buon cast d'attori (Chris Evans, Dakota Fanning) e una buona regia e scenografia. Bocciato dalla critica, mi trovo qui a dissentire e a difendere l'onore di una pellicola che di certo non passerà alla storia ma farà compagnia agli appassionati del genere La “Divisione” è un’entità super segreta che raccoglie, implementa e vorrebbe utilizzare uomini dai poteri eccezionali, manipolatori, telecinetici, veggenti, ecc. Sono cavie tenute prigioniere e sottoposti a esperimenti spesso mortali. Ma qualcuno scappa e potrebbe smascherare tutto.



lunedì 27 dicembre 2010

An Education


Il difficile passaggio dall'adolescenza all'età adulta viene raccontato con molta finezza dalla regista danese di questo film, che, ispirandosi alle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, racconta una vicenda ambientata nella Londra del 1961. La giovane Jenny studia in un severo College della città, con ottimi voti, e coll'obiettivo di ottenere l'iscrizione a Oxford per l'università. Ma nella sua vita entrerà a giostrare un uomo adulto, affascinante ma alquanto subdolo.

Hustle & Flow


Il ghetto americano raccontanto in tutto il suo squallore ma con un pizzico di umanità e speranza. Personaggi ben argomentati e sviluppati dove il lavo aggressivo, è spesso compensato da una pizzico di umanità inaspettata. Non è un film "sentimentale",anche se di sentimenti ce ne sono, ma quelli meno cinematografici.... odio, paura, angoscia, voglia di evadere.
Jay è un pappone-spacciatore di Memphis poco più che fallito. Il suo misero mondo vincolato a prostitute che costituiscono la sua unica famiglia, è sempre più asfissiante e D Jay decide di tornare a un suo vecchio sogno giovanile: diventare MC. Quando viene a sapere che Skinny Black - ex abitante del suo quartiere divenuto ora un idolo dell’Hip Hop – sta per tornare in città, farà di tutto per presentarsi con un demotape alla mano.
Vincitore di un premio Oscar per la miglior canzone originale - It's Hard Out Here for a Pimp di Paul Beauregard e Jordan Houston

giovedì 16 dicembre 2010

Stanno tutti bene


Dolce e tristemente comico, così descriverei un film che mi ha colpito e dove mi sono più volte riconosciuto. Storia di un padre di 4 figli lontani e con vite diverse tra loro, lui vedovo da 6 mesi , loro tanti segreti che non hanno voglia di confessargli, in parte per paura di non deluderlo e in parte per non ferirlo. Non parlo del classico film di natale, non sono il mio genere!

Volevo solo essere un bravo padre..." dice De Niro a Drew Barrymore, un padre che ha lavorato tutta la vita e che vorrebbe rivedere i suoi figli che inventano scuse per rimandare...e ben presto si scoprira' anche il perchè....

mercoledì 27 ottobre 2010

VALZER CON BASHIR "una storia di guerra"

Innanzitutto. ecco i fatti : nel1982 un leader politico cristiano libanese, Bashir Ismayel venne ucciso dai terroristi palestinesi a Beirut, in Libano. La vendetta non si fa attendere : i falangisti cristiani "rispondono" a questo omicidio commettendo un atto atroce : uccidendo migliaia di civili Palestinesi ( inclusi i bambini ) nelle province di Sabra e Shatila. Il tutto avvenne sotto gli occhi dell'esercito israeliano che non potè fare nulla in quanto il governo israeliano ( e il film lo dice apertamente ) non intervenne. Su questa tragica tela storica si innesta il film di Forlman, un cartoon ( termine orribile, ma chiamiamolo così ) autobiografico che racconta l'orrore del massacro - e della guerra in generale - attraverso le esperienze di Forlman stesso, all'epoca soldato e diciannovenne, e di quelli che furono i suoi compagni di sventura. Il film è un potente e disturbante giro di vite in cui l'alter ego animato del regista ha rimosso dalla memoria l'orrore di quel massacro. Ad un certo punto, però, gli viene indirettamente insinuato il dubbio che lui, in quell'orrore, abbia avuto un ruolo. Per togliersi questo dubbio terrificante prende il coraggio a quattro mani e rintraccia i suoi ex-commiltoni. Fra sogni, visioni e ricordi sfuggenti alla fine le raccapriccianti immagini del massacro verranno fuori. E Ari scoprirà la sua innocenza. "Valzer con Bashir" è un film polimorfo perchè è tante cose messe insieme: film d'animazione, di guerra, dramma interiore, film sulla psicanalisi, film onirico, film storico. Ma è soprattutto una spietata discesa all'inferno ricca di metafore e, soprattutto, di dolore. Questo film non fa sconti, mostra la guerra e la violenza per quello che realmente sono: sporche e brutte. E non a caso, nello scioccante finale, quando finalmente entriamo con i personaggi nel luogo del massacro, l'animazione fa spazio alle immagini di repertorio, alla triste realtà : non ci sono più animazioni e visioni oniriche a proteggerci, ma solo il sangue e la morte, solo cadaveri ( reali, purtroppo ! ). Un pugno nello stomaco di noi occidentali anestetizzati dai Tg. Ma "Valzer con Bashir" è anche un film struggente sull'innocenza perduta, magnifico in tutto: nelle animazioni, nelle immagini e nella superba colonna sonora di Max Richter. Lo si può amare o rifiutare, ma è assolutamente da vedere. Ma non con i bambini.
my movies

martedì 14 settembre 2010

Il solista

Tratto dall’omonima biografia del giornalista americano Steve Lopez, Il Solista tratta la storia di una amicizia speciale, di un sogno infranto e del talento sprecato.

Steve Lopez (Robert Downey Jr.) è un rinomato redattore del Los Angeles Time, sempre a caccia di una storia da raccontare e costantemente dietro storie importanti e di spessore, settimanalmente pubblicate in piccoli articoli nella proprio colonna di prima pagina.
Un giorno per caso Steve, in una pausa rinfrescante nella calda e torrida Los Angeles, ha un incontro che gli cambierà la vita. In un parco cittadino egli nota la presenza di un eccentrico senzatetto, vestito in maniera vergognosa ma capace, con la sua bravura artistica, di sovrastare il ronzio del traffico con la musica di unvecchio violino a due corde.
(http://webspacemelodies.it/2010/03/06/il-solista-the-soloist/)

martedì 20 aprile 2010

cella 211


Dopo un esordio che ritengo pressoché sconosciuto, Daniel Monzon ci ha regalato un vero gioiello, possente ed impetuoso, incastonato in una struttura narrativa semplice e lineare che si lascia seguire con facilità, dando corpo e voce ad una delle tante storie “assurde” che diventano realistiche proprio grazie a quella meravigliosa macchina dei sogni rispondente al nome di cinema. Vi potreste mai immaginare un secondino che, per una strana serie di cause, deve assumere l’identità di un detenuto e che, nel volgere di un brevissimo spazio di tempo, subisce tante e tali di quelle esperienze da vedere completamente sconvolta la sua vita, fino al punto di guidare con profonda convinzione una rivolta carceraria, di uccidere un collega reo di avergli ammazzato la moglie incinta e di stringere un sotterraneo ma sincero rapporto di stima e di amicizia con il peggiore dei reclusi? Eppure Daniel Monzon riesce a rendere verosimile tutto questo. Bellissimo, nella sua cruda violenza estetica. Indimenticabile lo sguardo fiero e magnetico di Malamadre – Luis Tosar. A dimostrazione di come, per costruire grandi film, non siano indispensabili grandi capitali od effetti speciali. A differenza de "Il profeta", che sfrutta abilmente una prospettiva claustrofobica sulla quale costruire una sottile sensazione di angoscia che ti accompagna dall'inizio alla fine
By MYMOVIES

La scultura raccontata da Rudolf Wittkower


Il Wittkower ci descrive con molta accuratezza le tecniche e le "storie " che si celano dietro le opere del Vasari, Canova, Cellini, Michelangelo e Bernini. L'opera è di autorevole fattura, infatti l'autore è stato docente del Warburg institute di Londra poi alla Columbia University di New York. Il quest'opera vengono posti all'attenzione del lettore una serie di informazioni sulle tecniche di realizzazione delle opere, tipiche dell'autore preso come soggetto. Opera altamente piacevole adatta non solo agli addetti ai lavori.

lunedì 12 aprile 2010

la braciola...


Sognai d’essere una braciola, grande quanto un pugno, ed ero nel sugo assieme ad altre braciole come me. Sentivo il calore attorno, sentivo i miei compagni vicino, li, nel calore del sugo, tutti con i loro stecchini, ognuno a fare la propria parte.

Qualcuno di noi era un po’ più grande dell’altro, qualcuno con uno stecchino in più, qualcuno il suo stecchino lo aveva perso, ma eravamo lì, eravamo tutti assieme, tutti uguali dentro, ognuno intimamente abbracciato dalla mortadella, tutti a lavorare all’unisono. Ognuno a donar parte di sé affinché il sugo in cui eravamo consumanti la nostra esistenza s’addensasse, facendoci sentire tutti parte d’un insieme. Tutti partecipi della realizzazione della nostra esistenza, tutti orgogliosi di dar gusto e sostanza al nostro stare assieme. Sentivamo crescere e migliorarsi il profumo della libertà del nostro gesto. S’addensava il nostro caldo abbraccio e inebriava il dintorno, cosicché ovunque giungeva l’odore della nostra impresa, ovunque era percepibile la forza del nostro gesto, di quella nostra intensa esperienza d’unione.

Sognai d’esser felice. Sognai d’aver dentro una energia nuova, una felicità eroica figlia di uno sforzo comune, uno sforzo compiuto in intima prossimità con altri esseri come me, sapevo che solo non avrei potuto creare quell’energia, quell’energia che, come profumo, correva a parlare di noi, della nostra esistenza, della nostra esperienza. Noi che tutti assieme ci eravamo arricchiti, avevamo dato gusto alla nostra esistenza estendendola oltre i confini della nostra pentola, creando qualcosa come un vento caldo che corre a parlar di noi, sconfiggendo la nostra finitezza. Eravamo degli eroi. E avevamo vinto. Sognai d’esser felice, davvero.

Quando mi svegliai, vidi mia madre sorridere, sembrava la donna più bella del mondo. Aveva cucinato il ragù. Le sorrisi. Io lo sapevo che in quella pentola c’era molto di più, non solo sugo, non solo braciole, non solo ragù, era un’idea, un abbraccio, era qualcosa di più. Sorrisi.

Iniziò così un’altra ottima domenica!

Giuseppe Siracusa