mercoledì 20 febbraio 2008

KRZYSZTOF KIESLOWSKI

Krzysztof Kieslowski
Nacque nel 1941 a Varsavia, si diplomò in un scuola di tecniche teatrali, dove suo zio era preside, specializzandosi nella tecnica di dipingere scenari.
Nel 1969 si laureò alla Scuola Superiore di Cinema di Łódź, che all'epoca godeva di fama e prestigio internazionale. Iniziò così a girare documentari, sia per la televisione che per il cinema: e sarebbero stati proprio questi a fargli avere i primi problemi con le autorità.
Un suo documentario del 1971, Robotnicy 1971 - Nic o nas bez nas (Lavoratori 1971: Niente su di noi senza noi) sulla repressione violenta dello sciopero di Danzica, venne requisito dalla polizia che voleva identificare i partecipanti: Kieślowski rimase molto colpito da questo fatto, sentendosi quasi un traditore. Nel 1980, mentre filmava un deposito automatico dei bagagli per il documentario Dworzec (La stazione), la polizia gli sequestrò di nuovo la pellicola: infatti, senza accorgersene, il regista aveva ripreso una valigia in cui c'era una donna fatta a pezzi da un uomo che la polizia stava ricercando da tempo.
Entrò a far parte di una cerchia di registi che si imponeva di ritrarre la situazione della Polonia sotto il comunismo.
Una volta passato ai lungometraggi, per le sceneggiature il regista si avvalse della preziosa collaborazione dell'avvocato polacco Krzysztof Piesiewicz, con il quale avrebbe collaborato durante tutta la propria carriera cinematografica.
Altro suo fedele collaboratore era il compositore polacco Zbigniew Preisner (che in Tre colori: Film Blu si fece chiamare Van den Budenmayer).
Il 13 marzo 1996 Krzysztof Kieślowski morì per un attacco di cuore. È seppellito nel cimitero Powązki di Varsavia, in Polonia.
Uno dei progetti incompiuti del regista è quello di dirigere un'altra trilogia, basata su La divina commedia di Dante Alighieri. L'unica delle tre sceneggiature ad essere completata da Kieślowski e Piesiewicz, Heaven, è stata portata sullo schermo dal regista tedesco Tom Tykwer nel 2002.

Filmografia

Tramwaj, cortometraggio (1966)
Urząd, cortometraggio (1966)
Koncert życzeń, cortometraggio (1967)
Zdjecie, cortometraggio documentario per la TV (1968)
Dalla città di Łódź (Z miasta Lodzi), cortometraggio documentario (1969)
Bylem zolnierzem, cortometraggio documentario (1970)
Fabryka, cortometraggio documentario (1970)
Przed rajdem, cortometraggio documentario (1971)
Ritornello (Refren), cortometraggio documentario (1972)
Miedzy Wroclawiem a Zielona Góra, cortometraggio documentario (1972)
Podstawy BHP w kopalni miedzi, cortometraggio documentario (1972)
Robotnicy 1971 Nic o nas bez nas, coregia di Pawel Kedzierski, Tadeusz Walendowski, Wojciech Wiszniewski e Tomasz Zygadlo, mediometraggio documentario (1972)
Murarz, cortometraggio documentario (1973)
Przejscie podziemne, cortometraggio per la TV (1974)
Przeswietlenie, cortometraggio documentario (1974)
Pierwsza milosc, mediometraggio documentario per la TV (1974)
Zyciorys, mediometraggio (1975)
Personel, film TV (1975)
L'ospedale (Szpital), cortometraggio documentario (1976)
Klaps, cortometraggio (1976)
Blizna (1976)
Spokój, film TV (1976)
Z punktu widzenia nocnego portiera, cortometraggio documentario (1977)
Nie wiem, mediometraggio documentario (1977)
Sette donne di età diversa (Siedem kobiet w róznym wieku), cortometraggio documentario (1978)
Amator (1979)
La stazione (Dworzec), cortometraggio documentario (1980)
Le teste parlanti (Gadajace glowy), cortometraggio documentario (1980)
Il caso conosciuto anche come Destino cieco (Przypadek) (1981)
Krótki dzien pracy, film TV (1981)
Senza fine (Bez konca) (1984)
Destino cieco (Przypadek) (1987)
Decalogo (Dekalog) serie di dieci film TV (1988)
Decalogo 1 (Dekalog, jeden)
Decalogo 2 (Dekalog, dwa)
Decalogo 3 (Dekalog, trzy)
Decalogo 4 (Dekalog, cztery)
Decalogo 5 (Dekalog, pięc)
poi trasformato in film TV con il titolo Breve film sull'uccidere (Krótki film o zabijaniu)
Decalogo 6 (Dekalog, sześć)
poi trasformato in film TV con il titolo "Non desiderare la donna d'altri" o "Non commettere atti impuri (Krótki film o miłości)
Decalogo 7 (Dekalog, siedem)
Decalogo 8 (Dekalog, osiem)
Decalogo 9 (Dekalog, dziewięć)
Decalogo 10 (Dekalog, dziesięć)
Siedem dni w tygodniu, cortometraggio documentario (1988)
La doppia vita di Veronica (La double vie de Véronique/Podwójne zycie Weroniki) (1991)
Tre colori: Film Blu (Trois couleurs: Bleu) (1993)
Tre colori: Film Bianco (Trois couleurs: Blanc) (1993)
Tre colori: Film Rosso (Trois couleurs: Rouge) (1994)

Stanley kubrick parla di Krzysztof Kieslowski
Sono sempre riluttante nel sottolineare una qualche caratteristica saliente nel lavoro di un grande regista, questo perché puo essere un modo di sminuirne la portata. Ma riguardo questo libro di sceneggiature (I Dieci Comandamenti, n.d.r.), di Krzysztof Kieslowski e del suo coautore, Krzysztof Piesiewicz, mi pare non fuor di luogo osservare che essi hanno la rarissima capacità di drammatizzare le proprie idee piuttosto che semplicemente raccontarle. Esemplificando i concetti attraverso l'azione drammatica della storia essi acquisiscono il potere aggiuntivo di permettere al pubblico di scoprire quello che sta realmente accadendo piuttosto che semplicemente seguire un racconto. Riescono in tale compito con una tale abbagliante abilità, che non riesci a renderti coscientemente conto delle idee che si materializzano nella mente fino a che queste non hanno già raggiunto da tempo il profondo del tuo cuore.

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