venerdì 8 febbraio 2008

Caos Calmo (2007)

Un film di Antonello Grimaldi. Con Nanni Moretti, Valeria Golino, Alessandro Gassman, Isabella Ferrari, Blu Yoshimi, Hippolyte Girardot, Kasia Smutniak, Denis Podalydès, Charles Berling, Silvio Orlando, Alba Caterina Rohrwacher, Manuela Morabito, Roberto Nobile, Babak Karim. Genere Drammatico, colore - Produzione Italia 2007. - Distribuzione 01 Distribution
Locandina Caos calmo

Pietro Paladini ha fatto una promessa. Ha promesso alla sua bambina di aspettarla davanti alla scuola fino alla fine delle lezioni. Lara, sua moglie, è morta improvvisamente l'estate scorsa e Pietro non sa decidersi a soffrire, non sa decidersi a ripartire. Seduto su una panchina, giorno dopo giorno riceve le visite e le rivelazioni dolorose dei colleghi, turbati da una fusione aziendale, e dei familiari, preoccupati per il suo stato di "arresto". Trasgredite le regole dell'efficienza e della produttività e abitato da una sorprendente calma, Pietro resta in attesa del dolore e della vita dopo il dolore.
Caos Calmo, tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, non è un film "autosufficiente" perchè per afferrarlo è necessario affiancare alla visione una ricognizione della fonte letteraria. Eppure proprio in questa "dipendenza", in questa assenza di "autarchia" cara al Moretti in Super8, risiede il valore del film di Antonello Grimaldi. Troppe pagine di Veronesi non corrispondono esattamente al cinema, troppe cose che sono nominate non possono essere viste, perché tutto accade nella testa del personaggio, è Pietro Paladini a prevalere sull'intreccio e l'intreccio non esiste se non attraverso la sua costruzione.
Primo ostacolo per Grimaldi è stata l'esteriorizzazione dell'interiorità, che non ricorre mai o quasi mai alla soluzione più ovvia della voce fuori campo. Ecco allora che il paesaggio interiore di Paladini, impossibile da palesare, si costituisce indirettamente attraverso una scelta marcata e ricca di conseguenze sul piano narrativo: Nanni Moretti, la cui presenza attoriale raccorda il film di Grimaldi alle sue opere. Moretti ha costruito il suo cinema come un sistema di segni e di rinvii (le scarpe, un bicchiere d'acqua, un aforisma), che si configura come un linguaggio per iniziati, qualcosa che costantemente si implica e si richiama.

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