lunedì 21 gennaio 2008

Van Helsing (2004)

Tutti presenti all’appello? Vediamo...Lupo, Frankie e Dracula ci sono. Manca Carletto (però ci alzano la mano anche Dr.Jekill e Mr Hide, arrivati precisi-precisi dalla Lega degli straordinari gentiluomini), ma come principe dei mostri va bene anche Hugh Jackman, che incarna un personaggio cucitogli su misura. Van Helsing eroe privo di memoria (come Wolverine), che si aggira per l’Europa della fine del 1800 al soldo del Vaticano sulle tracce del conte Dracula, e delle sue tre mogli, una più assatanata dell’altra (in tutti i sensi…). Sommers, evidentemente preso dalla smania di utilizzare tutti i personaggi e le icone di cinema che sogna di mettere in scena sin dai tempi della Mummia, aggiunge carne al fuoco per tutto il film, perdendo spesso di vista sceneggiatura e coerenza della storia. Lo stesso personaggio principale, che potrebbe essere molto affascinante, sintesi perfetta tra eroe ed assassino che elimina mostri sullo sfondo di una lugubre Europa, ansiosa di guardare con speranza al nuovo secolo, pecca per eccessivo schematismo. L’azione assolutamente non manca. Come in ogni produzione spiccano gli atroci siparietti comici tra i protagonista ed il suo compare, l’utilizzo improprio di Frankenstein, icona buttata via alla bell’e meglio, Igor, aiutante di Dracula ricorda molto Gollum del signore degli anelli e soprattutto l’atroce scena finale che rischia veramente di annullare quasi tutto quello che di buono Sommers costruisce con fatica nei 119 minuti precedenti. L’obbiettivo finale, quello di far soldi, sarà sicuramente centrato e Van Helsing può sedersi tranquillamente al tavolo delle pellicole divertenti e senza pretese.


Consigliato Ni

Nessun commento: