

Secondo capitolo diretto sempre da Eli Roth, che questa volta si pone l'obiettivo di raccontare le motivazioni che possono portare la cosi detta gente comune, ma comunque facoltosa, a compiere atrocità ai danni di gente ignara e sopratutto sconosciuta. Sicuramente il film, come destino dei sequel, non ha molta fortuna, perdendo parte del ritmo serrato e dell'innovazione presente nel precedente capitolo. Hostel II, prodotto da Tarantino, diretto con tono da commediante da Eli Roth, é un horror da macelleria, raggiunge picchi di crudentà e di efferatezza forse a volte eccessivi che lo distaccano dalla realtà, prerogativa del precedente. Hostel II, purtroppo, corre verso un'ironia petulante, quando una sana freddezza e una maggior sobrietà nelle ambientazioni, interpretazioni e nei dialoghi avrebbe giovato. Tarantino come al solito quando non sa che pesci prendere si affida ad uan serie di citazioni che portano il film fuori dai binari, facendogli perdere l'ennesima scommessa.
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