giovedì 27 dicembre 2007

Thirteen days

Ottobre 1962. Un aereo spia americano scopre sull'isola di Cuba una base missilistica in costruzione. Immediatamente si allerta lo Stato Maggiore. Kennedy si consulta rapidamente con il suo consigliere per la sicurezza Kenneth O'Donnell e con suo fratello Bob. La decisione viene presa: gli Stati Uniti non permetteranno all'URSS di installare missili con teste nucleari dinanzi alle loro coste. È la crisi. La più grave dopo la fine della seconda guerra mondiale. E questa volta il rischio è quello di un conflitto nucleare. Chi viveva in quei giorni ricorda la tensione che attraversava il mondo. Quei tredici giorni di braccio di ferro diplomatico vengono ricostruiti da Roger Donaldson, con Costner come produttore. Il film ha una trama adatta a una produzione cinematografica, infattiil film è sempre realistico e interessante, forse troppo unilaterale ma mai patetico. Le uniche obiezioni sono rivolte a Donaldson (regista anche di Dante's speak), che con scelte di dialoghi e scenografie banali,un profondo patriotismo e colonne sonore non appropriate, rende una pellicola che con un pò piu di verve sarebbe stata una produzione sicuramente migliore.

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