domenica 23 dicembre 2007

happy feet

Oramai il cinema digitale ha varcato il confine che lo separava dal fotorealismo ed Happy Feet lo dimostra chiaramente, specie per quanto concerne i fondali che appaiono veri, tangibili e decisamente...freddi. Un tale prodigio tecnico però, non basterebbe se dietro non ci fosse una storia convincente ed è qui che Happy Feet sorprende, cominciando come romanzo di formazione, trasformandosi in musical, in commedia e chiudendosi come un vero film d'avventura. La storia vive di una colonna sonora appassionante che varia dalle particolari melodie del "tip tap" a rap più trasgresivo, permettendo a grandi e bambini di appassionarsi alla particolare storia di un pinguino nato diverso , e per questo emarginato, ma che col tempo dimostrerà il suo carattere riuscendo a salvare le colonie dall'estinzione. Happy feet è una versine più per bambini dell'altrettanto bello "la marcia dei pinguini", però entrambi hanno la voglia di informarci sulla bellezza di questi animali e sul rischio della loro estinzione per l'incuria dell'uomo. Trama .... Mambo è un pinguino imperatore diverso dagli altri: è completamente stonato, mentre tutto il resto del gruppo sa cantare perfettamente. Mambo ha però un altro talento: danza meglio di Fred Astaire, anche se questa sua peculiare abilità lo rende inviso a Noah l'anziano, che lo scaccia dalla comunità. Solo, ma con nuovi amici trovati lungo le sue peregrinazioni, Mambo riuscirà a riscattarsi e salvare i suoi simili, proprio grazie all'abilità nel ballo, ma non prima di aver vissuto emozionanti e pericolose avventure

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