giovedì 7 febbraio 2008

Vacas (1992)

Titolo originale: vacas

Regia: julio medem

Anno: 1992

Tre generazioni, due famiglie, Irigibel e Mendiluce, conflitti, violenza, forte rivalità e passioni a dir poco viscerali. La storia comincia a Guipúzcoa, nel 1875. In una trincea carlista, durante la guerra, Manuel un famoso aizkolari (atleta di uno sport tipico del País Vasco che consiste nel tagliare tronchi con un ascia: Aizkolaritza), riesce a salvarsi la vita sporcandosi con il sangue di un cadavere e facendosi passare per morto. Scappando da un carro che trasporta cadaveri si trova di fronte una enorme vacca. La sua presenza produce in lui una strana sensazione che diventerà una ossessione per tutta la sua vita. Da qui in poi si racconta la storia di tre generazioni fino ad arrivare all’inizio della Guerra Civile nel 1936.…sotto lo sguardo impassibile di Txargorri, Pupille e Blanca le onnipresenti vacche…

Vacas è il primo lungometraggio di Medem, traverso il quale è riuscito a richiamare l’attenzione del cinema spagnolo con questa storia rurale di forte rivalità tra due famiglie dal carattere molto forte. Nonostante la magia che Medem dispiega in tutto il film, con momenti realmente straordinari e originalissimi, è evidente che ci si trova davanti ad un opera prima con un forte desiderio di volere troppo e rendere la trama troppo trascendentale, il che fa sembrare che utilizzi i personaggi come burattini nelle mani del regista. Ma attraverso una serie di scoperte formali di grande qualità che presentano Medem come un regista che possiede un mondo filmico proprio segnato da un’ ossessione che divide nebulosamente il mondo reale da quello immaginario attraverso repentini cambi di inquadratura e sorprendenti effetti di montaggio. E credo che tutto questo possa far perdonare i peccati da neofita. Un’ altra giudizio positivo è rivolto agli attori che nonostante un copione a volte troppo criptico e poetico, difficile da trasmette, riescono ad interpretare a meraviglia. Il film lascia con il fiato sospeso, nella continua attesa che succeda qualcosa, tutto questo con il sottofondo inquietante e ritmico dei colpi d’ascia.




By Claudia

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