
Un film di Valentino Picone, Salvatore Ficarra, Giambattista Avellino. Con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Eleonora Abbagnato, Barbara Tabita, Arnoldo Foà, Remo Girone, Consuelo Lupo, Andrea Tidona, Lucia Sardo, Tony Sperandeo. Genere Commedia, colore 93 minuti. - Produzione Italia 2006. - Distribuzione Medusa
È il 1975 a Palermo. Nel reparto maternità di un ospedale i neonati delle culle numero 7 e numero 8 vengono scambiati. Tommaso e Daniele sono ormai due uomini adulti che vivono la loro vita serenamente all'insaputa l'uno dell'altro: il primo è un mezzo delinquentello, taroccatore e ladruncolo, il secondo è invece un borghese in piena regola, con tanto di fidanzata e soggiorno prolungato all'università di giurisprudenza. Quando i due s'incontrano, scoprendo la verità sulla loro nascita, la loro vita non sarà più come prima.
Ficarra & Picone, lanciati dal piccolo schermo da trasmissioni cabarettistiche tipo Zelig e L'ottavo nano, dopo aver esordito al cinema nel 2002 come attori in Nati stanchi provano ora il grande salto di qualità passando alla regia. Il risultato non è affatto sgradevole. Pregio principale dei due comici siciliani è stato proprio quello di riuscire a scampare dal pericolo maggiore: trasportare su grande schermo un prodotto televisivo e quindi di riprodurre le loro gag. Invece la pellicola ha il ritmo, i colori, l'equilibrata alternanza di situazioni tipicamente cinematografiche. Si sente il sapore del film e non della tv. Sicuramente non parliamo del successo di tre uomini e una gamba di Aldo Giovani e Giacomo, ma comunque di una pellicola simpatica e senza troppe pretese con una buona scorrevolezza ma con un difetto evidente di avere una staticità nelle scenografie e ambientazioni.
La presenza di gag ed equivoci, battute a go-go e situazioni anche improbabili, il duo esordisce dietro alla macchina da presa con un film che lascia sorpresi. Piacevolmente.
Ficarra & Picone, lanciati dal piccolo schermo da trasmissioni cabarettistiche tipo Zelig e L'ottavo nano, dopo aver esordito al cinema nel 2002 come attori in Nati stanchi provano ora il grande salto di qualità passando alla regia. Il risultato non è affatto sgradevole. Pregio principale dei due comici siciliani è stato proprio quello di riuscire a scampare dal pericolo maggiore: trasportare su grande schermo un prodotto televisivo e quindi di riprodurre le loro gag. Invece la pellicola ha il ritmo, i colori, l'equilibrata alternanza di situazioni tipicamente cinematografiche. Si sente il sapore del film e non della tv. Sicuramente non parliamo del successo di tre uomini e una gamba di Aldo Giovani e Giacomo, ma comunque di una pellicola simpatica e senza troppe pretese con una buona scorrevolezza ma con un difetto evidente di avere una staticità nelle scenografie e ambientazioni.
La presenza di gag ed equivoci, battute a go-go e situazioni anche improbabili, il duo esordisce dietro alla macchina da presa con un film che lascia sorpresi. Piacevolmente.
Consigliato si
Nessun commento:
Posta un commento