giovedì 3 gennaio 2008

ron Howard

Ron Howard

Noto al pubblico italiano soprattutto per aver dato volto a Richie Cunningam nel serial Happy Days, serie culto degli anni Settanta, Ron Howard ha iniziato la sua carriera televisiva quand'era ancora praticamente in fasce apparendo in spot pubblicitari. Nel 1973 George Lucas lo sceglie perAmerican graffiti, in cui divide la scena, tra gli altri, con un certo Harrison Ford. Happy Days fa il resto: la serie dura dieci anni ma Howard, sentendosi stretto il personaggio decide di dedicarsi alla regia e raggiunge un accordo con il re dei film a buon mercato Roger Corman che nel 1977 produce Attenti a quella pazza Rolls Royce , film che segna l'esordio di Howard dietro la macchina da presa. Negli anni Ottanta la carriera decolla: il primo successo è il divertente Splash una sirena a Manhattan, in cui esordisce Tom Hanks. L'abilità di Howard sta nel saper passare da un genere all'altro mantenendo stabile l'equilibrio tra la componente commerciale, tipica del cinema made in Usa, e quella autoriale che si esprime soprattutto nell'ottima direzione degli attori, che sono sempre star di prima grandezza. Ecco Cocoon (1990), Fuoco assassino (1993), Cronisti d'assalto (1996), Ransom (1998). La consacrazione definitiva avviene con Apollo 13 (1995) che vede Tom Hanks tra i protagonisti. Il film che emoziona l'America guadagna diverse candidatura agli Oscar e ai Golden Globe. Nel 1997 Howard dirige Edtv (1997) satira del vojeurismo televisivo. Nel 2000 arriva il mega successo, solo americano però, del Grinch (2000) troppo yankee per essere apprezzato in Europa. Il film è caratterizzato da una rimarchevole prestazione di Jim Carrey, sempre nascosto da un ingombrante e pelossisimo costume verde. Nel 2002 arriva, finalmente l'Oscar con la biografia romanzata del matematico premio Nobel John Nash in A beautiful mind (2002). Del 2003 è The Missing (2003) film che si muove sulla scia di Sentieri selvaggi.
Nel 2005 dirige Il Codice da Vinci.

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