sabato 12 gennaio 2008

L'ora di punta


Filippo Costa è un agente della Guardia di Finanza fermamente intenzionato a fare carriera nell'Arma. È ligio agli ordini ma anche pronto, quando accade, a incassare mazzette riscrivendo verbali di accertamento. Finché il suo comandante, anch'egli corruttibile, lo scopre. Pur conservando con i colleghi buoni rapporti, Costa decide di fare il balzo in avanti. Costituisce una società che entra nel giro degli affari sicuramente non trasparenti. In questo viene aiutato da Catherine che è più matura di lui ma anche più innamorata.
Se per caso in passato avete amato il Marra di Tornando a casa o quello di Vento di terra non potrete provare altro che un grande delusione. Il regista capace di raccontare con uno stile molto personale le vicende dei 'vinti' non c'è più o, perlomeno, è andato in ferie. C'è ora un regista che pretende di raccontare gli scandali italiani (e Dio sa quanti ce ne sono) assumendo uno stile da sceneggiato televisivo di bassa qualità. Forse proprio qui sta il problema: oggi le serie e miniserie televisive hanno anche una qualità elevata dovuta spesso all'attenzione con cui sono scritte le sceneggiature. Marra invece si scrive il film da solo e, dopo un avvio accettabile nella descrizione del rampantismo di un finanziere che parte dal basso, si sente in dovere di inserire colpi di scena decisamente improbabili (ivi compreso un grave reato da querela per diffamazione da parte della GdF) e un doppio rapporto amoroso tanto prevedibile quanto involontariamente comico nei suoi sviluppi melodrammatici.
Se si pensa a quanto Tarantino ha detto sul nostro cinema, stilandone quasi un atto di morte, e si guarda a questo e agli altri film italiani (Nessuna qualità agli eroi e Il dolce e l'amaro) presentati in Concorso a Venezia 64 verrebbe quasi da dargli ragione. Avrebbero dovuto rappresentare il 'nuovo' e sono invece la riprova di un cinema che marcia sul posto. Non vogliamo però essere del tutto pessimisti e ripeteremo con il titolo di un film di Felice Farina del lontano 1987:Sembra morto ma è solo svenuto.

by mymovie


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