domenica 13 gennaio 2008

Il diavolo veste Prada

Andy Sachs è una neo-laureata che sogna di fare la giornalista. Per fare esperienza, però, si troverà a lavorare alla rivista "Runway", al servizio della famosa Miranda Priestly, soprannominata "il diavolo", in un ambiente, quello della moda, cui Andy non si è mai interessata, giudicandolo incentrato solo sull'apparenza estetica. Ma il contrasto tra la sua vita reale (gli amici, il suo ragazzo) e la vita imposta dal lavoro si farà sentire, costringendo Andy ad importanti scelte di vita. Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger, questo film, datato 2006 e diretto dal regista di "Sex and the City" David Frankel, è una commedia agrodolce, un po' frivola, ma nel complesso divertente, un godibile e ritmato affresco sull'illusorio mondo delle vanità odierne, grazie nche all'ottima ambientazione newyorkese. Protagonista assoluta è la moda, con il suo ambiente patinato e pieno di glamour, ma meno superficale di come può immaginare, dove dietro a sfilate e griffes c'è il lavoro di molte persone. Il cast è buono, e se Anne Hathaway è efficace anche se un po' appiattita, Stanley Tucci è un Nigel esilarante e divino nel suo ruolo gay. Ma la menzione è tutta per lei, Meryl Streep, la vera regina della pellicola, sublime incrocio tra la Crudelia Demon disneyiana e Anne Wintour(direttrice di "Vogue America"), un simpatico "mostro", da criticare con sarcasmo, ma al cui fascino non si può resistere, finendo per ammirarla: il ruolo le ha fruttato un Golden Globe come miglior attrice protagonista in una commedia, e lo IOMA 2007 come miglior attrice non protagonista (!!!Ma che capiremo di cinema noi italiani?). Bella la colonna sonora, con U2, Moby, Alanis Morissette. Un film per una serata senza impegno, che alla fine vi farà esclamare soddisfatti: "E' tutto".



Nessun commento: